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cosa dare da mangiare ai gatti piccoli: gattino davanti ciotola

Oggi ti spieghiamo cosa dare da mangiare ai gatti piccoli.

© Impact Photography / Shutterstock

Ecco cosa dare da mangiare ai gatti piccoli

Di Claudia Scarciolla Redattrice | Traduttrice

aggiornato il

Sapevi che esiste del cibo per cuccioli specifico? È importante nutrire il piccolo amico nel modo giusto! Ecco cosa dare da mangiare ai gatti piccoli.

Trovare o adottare un gattino cucciolo è un’esperienza grandiosa e a volte difficoltosa e chi da tempo è già un gattaro, lo sa. Infatti, oltre alla tenerezza e alla curiosità di scoprire il mondo dei gatti, i loro comportamenti e l'attitudine al gioco che ha sempre rimandi che richiamano la sua natura felina e cacciatrice, un gattino nelle prime settimane risulta essere molto delicato dal punto di vista alimentare.

Ecco cosa dare da mangiare ai gatti piccoli e cosa sapere per evitare di creare situazioni spiacevoli sia per i cuccioli che per il proprietario.

Cosa dare da mangiare ai gatti piccoli?

Prima di addentrarci su cosa dare da mangiare ai gatti piccoli, è bene sapere che un gattino molto piccolo o appena nato, se non già svezzato, non può mangiare altro che il latte di mamma gatta o sostitutivi da poppargli con il biberon (se un randagio o se è stato abbandonato).

Oltre che da un punto di vista sociale, il periodo pre svezzamento nell'alimentazione è un momento molto delicato per il gattino appena nato e spesso, quando ci si chiede cosa dare da mangiare ai gatti piccoli perché non si riesce a trovare una mamma disposta ad allattarlo, gli si devono preparare delle pappe adatte al suo fabbisogno nutrizionale.

Cosa dare da mangiare ai gatti piccoli nella fase di pre-svezzamento?

Un gattino è ancora in fase di pre-svezzamento fino al compimento dei 3 mesi. In questo tempo può mangiare solo latte o componenti ricchi di calcio, che siano equilibrati e simili ai costituenti del latte materno.

Le alternative che sono solite essere utilizzare per sostituire il latte di gatta sono il latte specifico per gattini piccoli (acquistabile in negozi specializzati) o anche il latte senza lattosio.

Assolutamente da evitare il latte vaccino perché è la causa principale di diarrea nel gattino cucciolo.

Vi sono anche delle ricette per gatti piccoli non ancora svezzati che prevedono l’uso di tuorli d’uovo, yogurt, panna e latte di capra o senza lattosio.

L’accortezza nel preparare queste pappe fatte in casa consta nel fatto che bisogna fare attenzione ad equilibrare tutti gli alimenti per evitare che vi siano squilibri alimentari gravi che possano danneggiare la salute del micetto.

Se non si sa come fare del cibo per gatti piccoli che risponda alle loro esigenze e ci si sente poco adatti ad accudire un micio appena nato, chiedere al veterinario.

Quanto cibo dare al gatto piccolo?

Se il gattino è appena nato (o molto piccolo) la somministrazione di latte con il biberon deve avvenire tra le due o tre volte al giorno.

Al compimento del suo 40esimo giorno di vita è possibile iniziare lo svezzamento con cibi umidi.

Cibo per gatti piccoli di 3-4 settimane

Al compimento della 4 settimana di vita il latte materno o sostitutivo non riesce più ad essere il cibo per gatti piccoli che gli fornisce le fonti alimentari di cui hanno bisogno.

Inizia la fase dello svezzamento che prevede l’integrazione di dosi ridotte di cibi umidi commerciali, come scatolette di cibo per gatti Baby Cat (fino ai 2 mes) o Kitten o cibi casalinghi come pollo lesso o manzo, pasta scotta, carote, uovo sodo e pesce non conditi, ben cotti e frullati.

Oppure croccantini inumiditi con acqua, brodo scondito o latte.

Cibi per gatti piccoli svezzati

Raggiunta l’ottava settimana di vita e dunque conclusa la fase di svezzamento (ossia togliendo totalmente il latte dall’alimentazione) è possibile variare ancora di più la dieta, evitando di mescolare tanti ingredienti diversi.

Questa strategia servirà, in futuro, a capire bene i gusti del proprio gatto, in modo particolare se si opterà per offrirgli regolarmente un’alimentazione casalinga.

Se si predilige una dieta basata su cibi per gatti confezionati e commerciali, dopo lo svezzamento si potranno scegliere croccantini e scatolette di qualità.

Dal 60esimo giorno di vita in poi anche nella preparazione dei cibi si potrà man mano aumentare i solidi a discapito dell’umido.

Sarà importante, in questo caso, fare attenzione a riporre una ciotola con dell’acqua sempre fresca e pulita, per evitare che il gatto soffra di disidratazione.

Cosa non fare quando si nutre un gattino?

Attenzione alle abbuffate

In linea generale un gattino, anche piccolo, capisce da solo come e quando smettere di mangiare.

Ma, sempre mosso dalla sua natura ingorda, è possibile che se gli si presentano porzioni di cibo abbondanti inizi a mangiare velocemente e, di conseguenza, si senta male.

Le abbuffate dei gatti, ad ogni età, sono solite generare coliche e indigestione che portano il gatto a vomitare o a presentare episodi di diarrea.

Stop al latte

Se manzo, vitello, pollo e pesce, lessi o cotti (senza ossa, né lische), carote e piselli, riso e pasta molto cotta sono tra i cibi favoriti e più adatti per i gatti piccoli, offrire al gattino latte vaccino o del latte adatto anche dopo i due mesi è superfluo in termini strettamente nutrizionali.

No a cibi non adatti alla sua specie e alla sua età

Inoltre è bene evitare di dargli il cibo per gatti adulti, perché meno proteici rispetto al cibo per gatti piccoli.

Non offrirgli del cibo per cani, contiene elementi nutrizionali adatti ai cani e non ai gatti. Niente dolci e soprattutto per nessuna ragione al mondo dargli cioccolata.

La salute del gatto adulto cresciuto da cucciolo passa dalla scelta che il suo proprietario compie in merito al cibo per gatti più adatto. Si tratta di una scelta che implica una bella fetta di responsabilità, non è certamente da sottovalutare.

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Articolo revisionato da:

Francesco Reina
Assistente veterinario

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