In Afghanistan, c'è un OGN che da anni addestra cani per rilevare bombe e mine antiuomo clandestine. Tra loro c'è Naya, una belga Malinois, che è la numero uno a salvare vite. In realtà questa talentuosa cucciola di 3 anni è solo una dei 200 ospiti del Mine Detection Center, che grazie al grande lavoro di addestramento che i militari fanno con i loro amici a 4 zampe, salva moltissime vite da quella che in Afghanistan è una vera e propria piaga.
L'addestramento
Per circa trent'anni, l'ONG afghana ha addestrato ben 1.100 cuccioli dal temperamento vivace, canalizzando la loro energia nella disciplina. I militari e i padroni dei cani posizionano dozzine di lattine su una ruota di metallo dove solo alcune di loro contengono bombe.
Quando il cane annusa quella giusta, il padrone gli da in premio una palla da masticare. «Il rapporto con il compagno umano deve essere perfetto, se non funziona ci saranno vittime», afferma Taj Mohammad, un addestratore del centro. Ci vogliono ben due anni prima che un cane diventi un vero esperto antimina.
Vittorie e fallimenti
Purtroppo spesso è capitato che il cane fallisse, causando la morte di molte persone che pensavano che il posto fosse sicuro dopo la una sua perlustrazione. Secondo Abdul Qudos Ziaee, capo delle operazioni presso la direzione del coordinamento dell'azione antimine in Afghanistan, i cani non erano stati usati correttamente in molti di questi incidenti, o i loro padroni erano stati scarsamente addestrati.
Mai sottovalutare, quindi, la scelta di un buon centro e il tempo necessario per non rimanere cane e padrone, vittime stesse delle bombe.