La storia di Doggo arriva dalle Filippine, ma potrebbe essere la storia di qualsiasi cane di quartiere che vive nelle nostre città italiane. Cani amati e accuditi da tutti, tranne da quelli a cui non importa nulla degli animali, che li considerano solo come oggetti e non come esseri viventi a tutti gli effetti.
E Doggo è un'altra delle tante (purtroppo) vittime della strada e di quei pirati che dentro la loro automobile sentono di avere il potere di decidere della vita altrui.
La lettera straziante
Inizia così la lettera straziante che l'associazione Purpaws ha scritto a nome del piccolo Doggo che, purtroppo, non ce l'ha fatta. Il povero cagnolino è stato investito da un'auto blindata senza alcuna pietà. Lì dove ogni giorno andava insieme agli altri suoi amici quattro zampe.
Il proprietario del negozio ha cercato di rincorrere l'auto, invano. I volontari del rifugio arrivati sul posto hanno così recuperato il corpo senza vita di Doggo e, dopo i vari accertamenti, gli hanno dato una degna sepoltura.
In cerca di giustizia
L'auto beige targata 3285 è ora ricercata per tutta la città di General Santos, nelle Filippine, e si spera che, grazie alle oltre 100.000 condivisioni del post su Facebook, giustizia sia fatta.
Il povero Doggo stava solo facendo il suo riposino mattutino e non meritava una fine del genere. Speriamo che questa storia possa sensibilizzare tutti quanti a prestare maggiore attenzione quando si è al volante e a rispettare la vita degli animali, esseri viventi come noi.
Il post Facebook non è adatto agli animi più sensibili, ma qualora voleste leggere la lettera scritta a nome di Doggo potete trovarla sulla pagina Facebook dell'associazione Purpaws.
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