Il tribunale francese ha emesso il verdetto martedì 4 luglio 2023 nella causa tra la SNCF, società di trasporto ferroviario in Francia, e i proprietari di Neko, un gatto di 4 anni schiacciato da un treno all'inizio dell'anno.
Il 2 gennaio 2023, mentre Neko fugge dalla sua cassa di trasporto, si rifugia sotto un TGV, treno a grande velocità, e le sue proprietarie non riescono a recuperarlo. Il treno doveva partire e, nonostante le richieste di aiuto e le altre segnalazioni per una ventina di minuti, il personale della stazione ha deciso di far partire il treno, in partenza da Parigi.
Il povero gatto purtroppo non è sopravvissuto a questa decisione, lasciando sconvolte le sue padrone, decise a non fermarsi lì. Hanno rapidamente lanciato una petizione con 100.000 firme chiedendo alla SNCF di riconoscere le proprie responsabilità e hanno portato il caso in tribunale, accompagnati dalla Fondazione 30 Millions d'Amis come parte civile.
Una multa di 1000 euro
Il 24 gennaio, la fondazione 30 Millions d'Amis ha sporto denuncia contro la SNCF per «gravi abusi e atti di crudeltà che hanno provocato la morte di un animale» al fine di portare il caso davanti al tribunale penale. Ma è stato finalmente davanti al tribunale di polizia che il 19 giugno è stata presentata una richiesta di rilascio da parte dell'accusa, giudicando che ci fosse «una parte di fatalità» nella morte dell'animale.
Ma questo martedì 4 luglio, il tribunale di polizia si è finalmente pronunciato e ha condannato la società SNCF Voyageurs a una multa di 1000 euro, oltre a 1000 euro a ciascuno dei due proprietari a titolo di risarcimento danni.
Il tribunale di polizia ha stabilito che la morte dell'animale è stata dovuta «al mancato impegno delle risorse umane necessarie per recuperare il gatto».
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