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uomo cieco e cane guida

Carlo è arrabbiato e incredulo per l'accaduto.

© Africa Studio / Shutterstock (immagine di repertorio)

Anziano e cieco, Carlo Manini è stato allontanato da Lidl: scoppia la polemica

Di Ilenia Colombo Redattrice | Community Manager

Pubblicato il

Carlo Manini non può fare la spesa al supermercato perché non accettano il suo cane guida. Il non vedente di Codogno ha promesso che denuncerà il tutto.

Per Carlo Manini il suo cane è i suoi occhi oltre che un compagno inseparabile, anche per legge. Eppure il 65enne non vedente di Codogno, in provincia di Lodi, ha vissuto una brutta esperienza recentemente.

Venerdì 4 agosto Carlo Manini si è recato in un supermercato Lidl vicino casa con la figlia e con Venom, il suo indispensabile cane guida. Purtroppo, gli acquisti non sono andati come previsto.

La vicenda di Carlo Manini al Lidl con il cane guida

All'interno del negozio, i dipendenti gli avrebbero chiesto di uscire perché il suo cane da assistenza non poteva stare all’interno del locale, come racconta Il Giorno.

Tutto ciò nonostante l'uomo avesse fatto notare che il suo cane guida indossasse la pettorina con i simboli dell'Unione ciechi e della Croce Rossa, oltre a tutte le dotazioni di legge.

A quel punto, il non vedente avrebbe chiesto di parlare con il direttore del negozio, ma ha riferito che i dipendenti gli hanno risposto che quel giorno era assente.

«Sono riuscito a finire la spesa e pagare i miei acquisti nonostante l'imbarazzo. È stato desolante, ma so che è nei miei diritti e non mi sono mosso di lì».

Incredulo per quanto accaduto, Manini ha detto che si è sempre recato «ovunque a fare la spesa» accompagnato dal suo indispensabile garante di indipendenza, Venom.

«Come per legge, ho seguito un corso di due mesi in Brianza, proprio per sapere cosa avrei potuto fare con il mio fedele amico. Siamo sempre stati molto ben accolti. Invece venerdì al Lidl [...] è successo che mi chiedessero di uscire - racconta Manini -. Benché io alla fine mi sia ostinato a finire la spesa e pagare comunque i miei acquisti. Ci sono riuscito nonostante l’imbarazzo per quanto è accaduto, davanti a clienti attoniti, che ci hanno dimostrato solidarietà».

E conclude:

«Sporgerò denuncia all'Unione ciechi».

La replica di Lidl

Dopo lo scoppio della polemica, la catena di supermercati di origine tedesca ha fatto sapere che, da quanto le risulta, il personale «si è limitato a invitare i clienti ad assicurarsi che il cane non entrasse in contatto diretto con i prodotti esposti, al fine di garantire il rispetto degli standard di igiene e sicurezza in materia».

E continua:

«Per noi è molto importante offrire ai nostri clienti il massimo dei servizi e un ambiente piacevole, sicuro e accessibile. Pertanto, confermiamo che nei nostri store è consentito l’accesso ai clienti non vedenti, accompagnati da cani guida. Inoltre, i collaboratori dei nostri supermercati sono sensibilizzati a prestare la massima attenzione a ogni singola persona».

In ogni caso, Manini non molla e ha annunciato che sporgerà denuncia all'Unione ciechi.

Cosa ne pensi di questa vicenda? È stato solo un rigido rispetto delle regole o è mancata l'umanità verso una persona disabile? Diccelo in un commento qui sotto 👇

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