I gatti, quelle contradditorie ma meravigliose creature alle quali non riusciamo a resistere, anche se a volte non ricambiano l’affetto che gli diamo o sembrano sempre giudicarci!
Ti starai chiedendo anche tu quindi come possa essere possibile per chi ha un gatto di sentire un minor bisogno di un dio?
I gatti: più diffusi più tra gli atei
Poichè si pensa che i gatti siano "molto simili a Dio", gli atei preferiscono avere in casa i felini come sostituti della religione.
Secondo uno studio dell’Università dell’Oklahoma, Stati Uniti, pubblicato sul Journal for the Scientific Study of Religion, chi ha dei gatti è più probabile che sia ateo poiché il non credente cercherebbe nei felini ciò che un religioso cercherebbe in un dio.
In particolare, coloro che frequentano abitualmente la chiesa possiedono mediamente 1,4 gatti, mentre gli atei ne hanno 2.

Il ricercatore Samuel Perry, che ha affemato di aver condotto lo studio su più di 2000 persone, ritiene che ciò che la gente cerca nella fede sarebbe anche ciò che troverebbe negli animali da compagnia.
I religiosi, invece, aventi più relazioni sociali rispetto agli atei, non sentirebbero la necessità di possedere un gatto.
Secondo quanto riportato dal Daily Mail, Perry afferma che:
Il motivo per cui i gatti, per i non credenti, sostituirebbero un dio andrebbe ricercato nel fatto che le piccole tigri domestiche, quando richiedono attenzioni o affetto, lo fanno alle loro condizioni, per cui i proprietari si devono in qualche modo “meritare” il loro amore, finendo in tal modo per “servire” i gatti rendendoli simili quindi ad una divinità.