Isildur è un gatto Sphynx di quasi 7 anni che vive in campagna con la sua grande famiglia composta da:
- i suoi umani Florent e Jacob;
- Helmutt (un gatto di razza Maine Coon);
- Pearl (un'esemplare di Gatto Europeo);
- Sausage (un Bassotto)
- ed anche un maiale nano di nome François-René.
Una grande famiglia che vive in armonia poiché tutti questi animali di specie diverse vanno d'accordo perfettamente e amano trascorrere del tempo insieme.
Uno stressante ritorno dalle vacanze
Un mese fa, Florent è tornato dalle vacanze e ha trovato i suoi piccoli compagni. Durante la sua assenza, un pet-sitter si è occupato di gestire l'intera ciurma.
L'uomo non si era però accorto che Isildur aveva un problema con un occhio: era completamente fuori dall'orbita. Senza pensarci più di tanto, Florent si precipita dal veterinario con il malcapitato Sphynx.
Il medico spiega che non c'è altra scelta che quella di effettuare l'enucleazione - che consiste nella rimozione del globo oculare - del povero Isildur. E sfortunatamente, non è stato possibile salvare neanche l'altro occhio...
Un'operazione costosa
Isildur è stato quindi trattato con farmaci per cercare di salvare la cornea, ma ciò non ha funzionato come previsto.
Determinato a salvare la vista del suo gatto, Florent si rivolge quindi a uno specialista che gli dice che è possibile provare un trapianto di cornea, ma che l'operazione ha solo il 25% di possibilità di successo. L'intervento ha inoltre un costo piuttosto elevato ma Florent accetta comunque di tentare la fortuna.
Dopo l'operazione, al gatto è stato cucito l'occhio in modo da non poter toccare l'occhio operato.
Quindici giorni dopo l'operazione, il chirurgo ha annunciato che il trapianto non aveva funzionato. Isildur era cieco.
La sua vita come prima
Oggi, anche se Isildur non vede più, continua a condurre una vita completamente normale. Si comporta esattamente come quando poteva ancora vedere, anche se la sua andatura è ovviamente meno sicura.
Questo gatto ci dà una bella lezione di vita: è la prova che devi sempre credere in te stesso e combattere, anche quando tutto sembra essere perso in anticipo.