Come ormai è noto a livello mondiale il decreto che per un periodo ha stretto il Nord Italia in quarantena è esteso a tutto il nostro paese.
Il giorno 11 marzo 2020 il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato un nuovo decreto che impone ulteriori misure restrittive per il contenimento e la gestione dell’emergenza da Coronavirus.
Nonostante la sovrabbondanza di informazioni, ancora alcuni punti delle restrizioni non risultano molto chiari. In particolare, sono tanti i padroni di cani che si chiedono se è possibile portare a spasso il cane e/o se è necessaria un’autocertificazione a questo fine.
Noi di Wamiz abbiamo deciso di rispondere alle domande più comuni che si pongono i proprietari al tempo del Coronavirus.
Posso portare fuori il cane?
La risposta a questa domanda è sì. Nel decreto riassunto nel vademecum riportato qui sotto, infatti, si legge che:
Quindi è possibile uscire, ma sempre mantenendo la dovute precauzioni: rispettare la distanza dagli altri e lavarsi le mani al rientro.
Inoltre, non dimentichiamo neanche le regole di civiltà e le norme igieniche: la cacca del cane deve essere raccolta e la pipì coperta con acqua.
Devo portare un’autocertificazione?
Su questo punto c'è ancora poca chiarezza. Stando, però, alle parole del capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, di cui riportiamo il video alla fine dell'articolo, anche chi esce (sempre nell'ambito di situazioni di necessità, come per portare a spasso il cane) a piedi deve avere con sé un'autocertificazione o fare una dichiarazione nel caso in cui venisse fermato.
Come riempire il modulo dell'autocertificazione?
Noi di Wamiz, ci sentiamo di consigliare di avere sempre con sé un'autocertificazione nel momento in cui si esce per portare a spasso il cane.
Dopo aver riempito la parte superiore con i propri dati anagrafici bisognerà scegliere «situazioni di necessità» tra le ragioni per cui si è usciti.
I cani possono stare in giardino?
Se si tratta di un giardino privato (il vostro giardino da casa, per intenderci) la risposta è sì.
Se si tratta di un giardino pubblico non è detto in modo esplicito, ma dato che si legge che il cane deve essere portato a spasso solo nelle vicinanze della propria abitazione e per il tempo necessario, non dovrebbe essere possibile recarvisi.

La mobilitazione della LAV
La LAV (Lega Anti Vivisezione) si è attivata per i diritti degli animali anche in questa situazione di grande difficoltà per tutti noi.
Il suo presidente Gianluca Felicetti ha fatto chiarezza e ha apertamente dichiarato che:
Inoltre, è stato attivato un servizio di assistenza per:
- dare informazioni sull'accudimento di animali;
- dare aiuto nella gestione di casi specifici di crisi;
- garantire supporto alle sedi locali;
- attivarsi per far sì che la situazione attuale non abbia impatti negativi su colonie feline e popolazioni di randagi.
Sul loro sito si legge: «La Lav ha anche attivato un front desk, per l'assistenza agli animali coordinato dalla Responsabile dell’Unità di emergenza LAV coordinato da Flavia Nigri».
f.nigri@lav.it | 06.4461325.