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Una svolta storica per la Cina.

© Shutterstock (foto illustrativa)

Cina: esclusi cani e gatti dalla lista degli animali commestibili

Di Ilenia Colombo Redattrice | Community Manager

Pubblicato il aggiornato il

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Come parte della gestione della crisi di Covid-19, la Cina ha finalmente escluso cani e gatti dall'elenco degli animali commestibili nel loro territorio! Una prima assoluta in Cina.

Solo pochi giorni fa, la città cinese di Shenzen era diventata pioniera nel vietare il commercio di cani e gatti.

E adesso, tutta la Cina è a favore di questo divieto!

L'aggiornamento della lista degli animali commestibili

Su un nuovo elenco di animali commestibili pubblicato mercoledì dal Ministero dell'agricoltura e degli affari rurali a Pechino, cani e gatti sono ora assenti.

È la prima volta in Cina che cani e gatti sono ufficialmente considerati animali da compagnia, non animali allevati per la loro carne.

La situazione prima del divieto

Prima di questa notizia, la carne di cane e gatto aveva già sperimentato un forte calo del consumo in Cina per diversi anni.

Infatti, oggi, la maggior parte dei cinesi non ha mai assaggiato la carne di cane.

Ciò nonostante, si stima che 10 milioni di cani vengano uccisi ogni anno in Cina per la loro carne, in particolare nell'ambito del festival della carne di cane e gatto Yulin, che vede tuttavia una frequentazione sempre minore da parte della gente. 

Cani e gatti, quindi, stanno guadagnando sempre più importanza nelle famiglie cinesi.

La Cina ha già vietato il consumo di animali selvatici per limitare la diffusione del Covid-19.

Escludere cani e gatti dagli animali commestibili è un'ottima notizia per tutte le associazioni di protezione degli animali, così come per ogni amante di cani e gatti!

L'entusiasmo della LE.I.D.A.A.: «una svolta storica»

L’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e portavoce in Italia della World Dog Alliance, da molti anni lotta contro il commercio e il consumo della carne di cane in tutto il mondo, ha accolto questa notizia con grande entusiasmo e soddisfazione.

«Se le autorità cinesi applicheranno coerentemente il principio introdotto dal ministero dell’Agricoltura, si tratterà di una svolta storica», si legge nel post sulla pagina Facebook della LE.I.D.A.A.

Alcuni mesi fa, l'on. Brambilla, schierata al fianco di Genlin, regista giapponese e fondatore della World Dog Alliance, aveva invitato gli italiani a sostenere la proposta di legge AC1720 per introdurre un divieto esplicito di consumare carne di cane.

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