Solo pochi giorni fa, la città cinese di Shenzen era diventata pioniera nel vietare il commercio di cani e gatti.
E adesso, tutta la Cina è a favore di questo divieto!
L'aggiornamento della lista degli animali commestibili
Su un nuovo elenco di animali commestibili pubblicato mercoledì dal Ministero dell'agricoltura e degli affari rurali a Pechino, cani e gatti sono ora assenti.
È la prima volta in Cina che cani e gatti sono ufficialmente considerati animali da compagnia, non animali allevati per la loro carne.
La situazione prima del divieto
Prima di questa notizia, la carne di cane e gatto aveva già sperimentato un forte calo del consumo in Cina per diversi anni.
Infatti, oggi, la maggior parte dei cinesi non ha mai assaggiato la carne di cane.
Ciò nonostante, si stima che 10 milioni di cani vengano uccisi ogni anno in Cina per la loro carne, in particolare nell'ambito del festival della carne di cane e gatto Yulin, che vede tuttavia una frequentazione sempre minore da parte della gente.
La Cina ha già vietato il consumo di animali selvatici per limitare la diffusione del Covid-19.
Escludere cani e gatti dagli animali commestibili è un'ottima notizia per tutte le associazioni di protezione degli animali, così come per ogni amante di cani e gatti!
L'entusiasmo della LE.I.D.A.A.: «una svolta storica»
L’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e portavoce in Italia della World Dog Alliance, da molti anni lotta contro il commercio e il consumo della carne di cane in tutto il mondo, ha accolto questa notizia con grande entusiasmo e soddisfazione.
Alcuni mesi fa, l'on. Brambilla, schierata al fianco di Genlin, regista giapponese e fondatore della World Dog Alliance, aveva invitato gli italiani a sostenere la proposta di legge AC1720 per introdurre un divieto esplicito di consumare carne di cane.