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gatti che mangiano

La nuova vita dei gatti turchi dopo il terremoto.

© Instagram @halukleventacil

La vita dei gatti salvati dalle macerie del terremoto in Turchia

Di Nina Segatori Giornalista | Autore

Pubblicato il aggiornato il

Fortunati, adottati o ancora in cerca di una casa: ecco che fine hanno fatto i gatti salvati dalle macerie provocate dal terremoto in Turchia.

Sono tanti i gatti salvati da sotto le macerie dei palazzi crollati a causa del terremoto che qualche settimana fa ha scosso la Turchia. Tra loro ce n'era anche uno che fu salvato da un cane da soccorso, dopo 30 ore.

Che fine hanno fatto, tutti questi gattoni ancora vivi, fortunati nella sfortuna? Ecco la loro nuova vita, tra chi è stato adottato e chi cerca ancora una nuova casa.

I gatti più fortunati

Tra coloro che hanno ricominciato una vera e propria vita ci sono: Mestan, che dopo 100 ore sepolto, è stato estratto vivo e è potuto tornare tra le braccia del padrone; un gattone cieco, che nonostante la disabilità, ha trovato una via di luce nel cunicolo scavato dai soccorritori per estrarre i cadaveri.

Una forza incredibile che l'ha portato a salvarsi, nonostante il suo padrone fosse morto sotto le macerie. Ora ad occuparsi di lui è il veterinario Buse Erten, cheha in cura anche altri 63 animali salvati dal terremoto.

In cerca di casa

Tanti sono ancora quelli che hanno bisogno di una nuova casa o che cercano le proprie vecchie famiglie. Il centro Humanitarian Relief Foundation, infatti, sta facendo di tutto per far ricongiungere i propri animali con i padroni, ma alcuni di loro, dopo aver perso tutto, non possono più prendersene cura.

È il caso di Pudra che, data in adozione, è diventata la nuova gatta del cantante turco Haluk Levent. I suoi proprietari, pur sopravvissuti sono rimasti traumatizzati e non riuscivano più a occuparsi nel modo migliore di lei.

Pudra, però, è tra i più fortunati. Moltissimi gatti sono ancora in cerca di qualcuno che li ami e che gli faccia dimenticare quella terribile avventura in cui non hanno perso la vita, ma comunque hanno perso tutto il resto.

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