Un appello pieno d'amore e tanta fatica quello dell'Associazione La Colonia di Antonietta ODV, di Maria Antonietta Ferretti, che da dieci anni si occupa, corpo e anima, della colonia felina di Jesi, in provincia di Ancona.
Nel 2019 una decisione istituzionale ha deliberato lo smantellamento di quello che è l'unico posto di Jesi e comuni limitrofi, in cui i gatti randagi, abbandonati o feriti, trovano riparo.
Così, ora Antonietta ha bisogno di aiuto per mettere su un posto ad hoc, dopo essere stata praticamente ignorata dalle istituzioni del posto.
Una brutta sorpresa
Maria Antonietta Ferretti, meglio conosciuta da tutti quelli di Jesi come Antonietta, si occupa della colonia felina da dieci anni, grazie al suo amore per gli animali che l'ha spinta a dedicarsi a loro, sacrificando festività e tanto altro.
Dopo tanti sforzi e nessun finanziamento, se non quello volontario di altri amanti di gatti, una decisione delle Istituzioni ha messo a repentaglio tutto, ma soprattutto la vita di tutti gatti che sono accuditi da lei.
Antonietta, però, non si è persa d'animo e ha lanciato una petizione che ha raccolto 9000 firme, che per il momento ha fermato la decisione istuzionale.
Nonostante, però, i dirigenti comunali abbiano capito che il problema deve essere risolto, hanno proposto poche alternative alla Colonia felina di Jesi e tutte poco realizzabili.
Una soluzione alternativa
Per Antonietta, quindi, l'unica soluzione è stata quella di non credere più nella promessa del Comune di creare un gattile comunale e di mettere in piedi di nuovo tutto da zero, in un altro posto. Una struttura ancora una volta, autonoma e indipendente.
È nata così, l'Associzione La Colonia di Antonietta ODV che, grazie al finanziamento dei proprietari di un terreno di 1250 mq ceduto all'associazione in affitto in comodato d'uso gratuito, ora ha davvero busogno dell'aiuto di tutti per essere allestito ad hoc.
Aiuto concreto
Per questo è stato lanciato un crowfunding, che si affianca alla possiblità di donazioni private da parte di volontari, sponsorizzazioni e partnership animaliste.
Tutti possiamo dare una mano affinché i bisogni degli animali sfortunati non vengano mai ignorati, nonostante il disinteresse di chi dovrebbe garantirne il benessere come diritto.