In questi giorni, il Comune di Torino sta attuando un nuovo regolamento per chi possiede animali domestici.
La normativa, attualmente in fase di definizione e conseguente approvazione, è volta a rendere più pulita la città, combattere il degrado urbano e evitare spiacevoli inconvenienti ai cittadini.
I punti chiave del nuovo regolamento
Come riporta La Stampa, l’atto prevederebbe l’introduzione nella città torinese:
- l'obbligo di portare con sé dell'acqua per lavare i bisogni del cane (oltre al sacchetto per raccogliere gli escrementi);
- l'obbligo di portare con sé una museruola per cani «da applicare in caso di rischio di incolumità per persone e animali»;
- la possibilità di portare gli animali domestici in «luoghi di ricovero e cura, asili nido, scuole per l'infanzia e istituti scolastici».
Fra le altre novità della normativa sarà vietato «utilizzare qualsiasi specie animale, sia domestica, selvatica, esotica, nella pratica dell'accattonaggio», con il conseguente rischio di sequestro degli animali di chi chiede l’elemosina.
Le polemiche sulla nuova normativa
Queste nuove regole stanno suscitando non poche polemiche, prima di tutto perché risulterà difficile per i vigili distinguere tra accattoni e clochard (i senzatetto).
Inoltre, se si permetterà l’accesso agli animali da compagnia in scuole e luoghi simili, benché questa pratica abbia tanti vantaggi allo stesso modo degli animali negli uffici, ci saranno da affrontare una serie di difficoltà.
Dalle problematiche sanitarie (rischi di allergie), a quelle di igiene (portare fuori il cane a fare i bisogni o l’organizzazione igienicamente sicura degli spazi per le lettiere) passando per quelle comportamentali (evitare scontri tra animali, riuscire a far convivere pacificamente bambini, personale scolastico e animali).
Questa decisione del Comune, quindi, seppur volta a tutelare gli animali, non è gradita da molti. Vedremo quale sarà l'evoluzione.