Il fungo con cappuccio verde, noto anche come Amanita falloide o veleno verde, è uno dei funghi più velenosi al mondo! Si trova in gran parte nei mesi da luglio a ottobre/novembre, soprattutto nei boschi di latifoglie vicino a querce, faggi, noccioli e castagni.
Sebbene il veleno verde sia uno dei funghi più velenosi, purtroppo ci sono molti cani (soprattutto cuccioli) che sono fin troppo felici di mangiarli. Anche il consumo di piccole quantità può avere conseguenze fatali.
Quali sono i sintomi?
Se il tuo cane ha i seguenti sintomi, da lievi a gravi, dovresti consultare immediatamente un veterinario:
- vomito;
- diarrea;
- debolezza;
- scialorrea;
- mancanza di coordinamento;
- insufficienza cardiaca;
- coma.
A volte il cane sembra star bene, ma attenzione!
Anche piccole quantità come 0,5 mg/per kg di peso corporeo possono essere nocive. Non appena il tuo amico a quattro zampe ha mangiato un pezzetto di questo fungo, può verificarsi un decorso fatale della malattia, che procede sostanzialmente in quattro fasi.
Di solito non ci sono sintomi clinici nella prima fase. Nella seconda fase (6-24 ore dopo l'ingestione) il cane sviluppa gravi disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea (sanguinante) e dolori addominali). Segue la terza fase in cui sembra stare temporaneamente meglio. Infine, c'è la fase 4 (36-84 ore dopo l'ingestione) quando il cane sviluppa rapidamente un'insufficienza epatica.
Anche con cure mediche intensive, l'esito è spesso fatale.
La museruola può aiutare
È importante impedire al tuo cane di ingerire anche il più piccolo pezzo di questo fungo. Nel periodo da luglio a ottobre/novembre dovresti tenere il tuo amico a quattro zampe al guinzaglio.
E ai cani che mangiano di tutto per strada potrebbe essere messa la museruola per precauzione, spiega il veterinario della clinica Dierenkliniek de Ark a Middelburg, nei Paesi Bassi.
Se il tuo cane ha ingoiato qualcosa, vai direttamente dal veterinario e porta con te il fungo che ha mangiato. Prima agisci, maggiori sono le sue possibilità di sopravvivenza.