Da quando la guerra è iniziata in Ucraina il 24 febbraio 2022, tutti i civili hanno iniziato a prendere la fuga verso i paesi confinanti, attraversando chilometri su chilometri, spesso anche a piedi.
Alcuni hanno abbandonato i loro animali, altri li hanno presi con sé, portandoli in dei trasportini per diverse ore. Una situazione complicata anche per i nostri amici a quattro zampe.

L'appello da Kiev
Da Kiev parte l'appello di Natalia Mazur, direttrice di un rifugio comunale e delle cliniche veterinarie della città:
«Chiedo ai partner internazionali, ai colleghi veterinari, ai rifugi e ai volontari zoo di potere accogliere anche solo un animale domestico. Abbiamo bisogno di aiuto, anche per l’alimentazione animale. Ci sono 500 animali domestici stimati nel canile: 501 cani e 77 gatti. [...] Se potete adottare almeno un animale, adottatelo. Il mio numero di telefono è +380 674418095».
🇺🇦 I am the director of the municipal shelter and veterinarian clinics Natalia Mazur. I am asking International...
Posted by Natasha Mazur on Saturday, February 26, 2022
La risposta di OIPA e LAV
Immediata la risposta di OIPA International che, attraverso un comunicato stampa, annuncia l'invio di aiuti al rifugio comunale di Kiev e chiede alle autorità italiane di accettare le famiglie ucraine con i loro animali, così come hanno già fatto Polonia, Romania, Moldavia e Slovacchia, che consentono l'accesso agli animali anche senza documenti.

Gianluca Felicetti, presidente della LAV, Lega Antivivisenzione, ha pubblicato lo stesso appello su Twitter chiedendo direttamente a Roberto Speranza il via libera per l'ingresso senza passaporto europeo per cani e gatti.
Speriamo che la risposta della politica italiana arrivi in breve tempo.
