«Hanno passato 12 anni insieme... Hanno superato malattie, lutti, condiviso serate tv, passeggiate, pezzi di prosciutto dati discretamente sotto al tavolo, discussioni che solo loro si sono scambiate... Oggi la padrona va in una casa di riposo».
Sul suo profilo Facebook, Solène, residente in un villaggio della Côtes-d'Armor, in Francia, ha voluto raccontare la storia di una nonnina che ha dovuto decidere di separarsi dal suo cane, un Cavalier King Charles Spaniel.
Una storia tristemente banale che accade quotidianamente nel mondo. Cosa fare con gli animali quando i proprietari si trasferiscono in una casa di riposo?
Come racconta a Wamiz Francia, l'anziana signora aveva appena perso il marito e ha avuto un infarto qualche tempo dopo. Un problema di salute che farà precipitare il suo ingresso in un alloggio per anziani. Ma che dire del suo animale domestico?
Fortuna nella sfortuna
Né la struttura né i membri della famiglia hanno voluto accogliere l'anziana cagnolina di 12 anni, di nome Gipsy. Non riuscendo a trovargli una nuova casa, la vecchia signora ha purtroppo pensato all'eutanasia.
Una soluzione impensabile per Solène che decide di offrirle una nuova casa!
Fortunatamente, Solène vive vicino all'alloggio che accoglie l'anziana. Propone quindi alla donna di portarle quotidianamente la sua Gipsy per non spezzare il forte legame che le unisce.
Il trauma della separazione tra un anziano proprietario e il suo animale
Con questa testimonianza, Solène ha voluto ricordare il trauma della separazione tra una persona e il suo animale domestico. Spera di cambiare la mentalità dell'opinione pubblica e persino la legislazione in vigore.
Questa donna dal grande cuore che si sta mobilitando per il benessere degli animali ancora non capisce perché i residenti delle strutture per anziani non possano essere accolti con i loro amici a quattro zampe.
Gipsy sta male
Purtorppo la cagnolina è in età avanzata ed ha diversi problemi di salute che non le lasciano molto tempo da vivere. Speriamo solo che prima di andarsene possa riabbracciare per un'ultima volta la sua umana del cuore.