Nell'inconscio collettivo, il comportamento di un cane è legato alla sua razza. Tuttavia, un vasto studio scientifico internazionale pubblicato sulla rivista Science smantella questo luogo comune.
Secondo gli scienziati, questa convinzione è infondata e suscita persino speculazioni.
No, la razza non influisce sul carattere del cane
È stato effettuato il profilo genetico di oltre 2000 cani, ottenuto mediante sequenziamento del DNA, e oltre 18000 proprietari sono stati intervistati sull'aspetto fisico, sulla personalità e sui tratti caratteriali dei loro animali.
Pertanto, lo studio dimostra che la razza non ha un impatto sul comportamento del cane come si è sempre pensato:
L'incidenza della razza sul carattere di Fido
«Quello che abbiamo dimostrato è che i criteri che definiscono, ad esempio, un Golden Retriever sono le sue caratteristiche fisiche, la forma delle sue orecchie, il colore e la qualità del suo mantello, la sua taglia. Ma non se è affettuoso», ha aggiunto.
Concretamente, il comportamento troverà la sua origine nell'ambiente, nel sesso o nell'età del cane.
Secondo le cifre, la razza incide solo per il 9% delle variazioni comportamentali di un cane. È l'età che ha permesso di prevedere meglio alcuni tratti della personalità dell'animale.
Con questo studio, gli autori dimostrano quindi che non erano necessariamente necessarie restrizioni su alcune razze considerate "pericolose".
Le razze moderne? Solo questione di estetica!
Nel suo complesso, la ricerca afferma che le razze moderne si differenziano l'un l'altra principalmente per ragioni estetiche e di bellezza più che per motivi caratteriali.
Nella scelta di un cane da adottare, quindi, bisognerebbe mettere al bando gli stereotipi legati alle singole razze e basarsi più che altro sulla preferenza personale e l'affinità reciproca.