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cani per strada

Il randagismo costa molto caro al nostro Paese.

© Javad_esmaeili / Pixabay

Stati Generali del Randagismo: i costi per l'Italia sono esorbitanti

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

Gli Stati Generali del Randagismo si sono tenuti il 7 maggio 2022 per discutere di quanto ci costa questa piaga e di come debellarla.

Il randagismo è una piaga nel nostro Paese. Ancora oggi, infatti (e purtroppo!), sono ancora tanti i cani e i catti erranti. Soprattutto al Sud.

Per cercare di risolvere questa piaga, il 7 maggio 2022 si sono tenuti a Palermo gli Stati Generali del Randagismo, come riporta La Stampa. Vediamo insieme i risultati di questo inedito tavolo da lavoro.

Gli Stati Generali del Randagismo

Sabato 7 maggio a Palermo, presso l’Assemblea Regionale Siciliana, si sono riunite alcune delle principali associazioni animaliste nostrane (tra cui Enpa e Lav) per discutere con i rappresentanti politici territoriali e europei del problema del randagismo nel nostro Paese.

Questo evento ha voluto analizzare lo stato attuale della situazione per capire quanto la legge n.281 del 1991 (che regola i fenomeni di randagismo) sia ancora attuale.

Sono, infatti, passati ben 31 anni dall’entrata in vigore della norma e l’incontro ha voluto fare il punto della situazione per mettere in atto eventuali modifiche.

L’intento

L’intento di questo incontro è di trovare delle strategie attuali per debellare questo problema. La risposta a questa piega non è semplice né scontata. E per ottenere dei risultati concreti è necessaria una politica globale.

Cosa vuol dire? Vuol dire che data la complessità del problema c’è bisogno di far dialogare i territori che devono sentirsi accompagnati dalla macchina Stato in questo difficile percorso. Una risposta concreta deve venir fuori grazie a una regia condivisa.

Debellare una piaga costosa e triste

Carla Rocchi, Presidentessa dell’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) ha dichiarato che bisogna cambiare ottica sulla questione animale.

«Il cane deve essere visto come una risorsa»

ha dichiarato Rocchi. Non solo una risorsa affettiva, ma anche economica. Il settore legato al mondo dei pet è uno dei pochi in crescita, che genera posti di lavoro.

Il randagismo ha un costo elevato per la comunità: facendo qualche calcolo si stima - secondo Gianluca Felicetti, Presidente della Lav (Lega Anti Vivisezione) - che per i randagi «arriviamo a una spesa di circa 80-100 milioni di euro all’anno che ricade sulle amministrazioni comunali».

Ecco la nostra intervista all'Onorevole Flati sulla questione animale 

I risultati delle prime discussioni

Dopo questo primo tavolo di lavoro è emerso un buco normativo. Uno scarto tra norme e realtà che sembra non tenere conto degli ultimi 31 anni.

Bisogna aggiornare le norme e investire per debellare definitivamente la piaga del randagismo. Ma per fare questo, bisogna prima di tutto cominciare a guardare gli animali con occhi diversi. Non più come un bene di lusso ma, come spesso accade, come una componente fondamentale di una famiglia.

Matteo Salvini, in collegamento video durante l’evento, ha dichiarato che nella prossima manovra economica bisognerà pensare anche agli animali. Il leader della Lega ha anche aggiunto:

«Lavoriamo affinché l'Italia nei prossimi anni si rimetta in moto e pensiamo anche ai nostri compagni di vita. Faremo il possibile per evitare che un’opportunità si trasformi in dramma. C’è una legge di 30 anni fa che va cambiata. Noi di alcuni temi non parliamo solo due mesi prima del voto. É una questione di civiltà. La vicinanza tra associazioni, il volontariato fondamentale e la politica».

Che dire, le intenzioni sembrano ottime. Speriamo non sia solo mera propaganda.

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