Lo stress quotidiano rischia di provocare dei disturbi mentali e fisici. Michele e Rossella, giovane coppia di 32 e 26 anni lo sanno bene. E proprio per questo hanno deciso di partire in giro per il mondo.
Il percorso è cominciato lo scorso settembre e durerà almeno quattro anni. La loro fedele Golden retriever, Mia, li segue in questo viaggio a bordo di un van. Scorpiamo le loro avventure!
La storia
Lo scorso settembre Michele, Rossella e Mia sono partiti da Modugno (Bari) per un viaggio in giro per il mondo in fuga dallo stress.
Michele D’Alessio, commesso in un negozio di ricambi auto e Rossella Del Console, neo-laureata, dopo essersi sposati hanno lasciato Modugno, loro città di origine, in compagnia di Mia per spostarsi in giro per il globo in Camper.
Ma la voglia di viaggiare non è la sola causa di questa decisione. Michele ha dichiarato che negli anni a causa dello stress ha cominciato a dover prendere dei medicinali.
«Negli anni di vita ordinaria sono stato sempre peggio» - ha dichiarato a La Repubblica.
«Poi ho scoperto la forza del viaggio, cominciando dal cammino di Santiago: camminavo, prendevo le medicine e stavo bene. Allora dopo ho provato la scalata del Kilimangiaro e poi un anno di volontariato in Albania. Il mio sogno di girare il mondo "zaino in spalla" era troppo complicato per il mio stato di salute e Rossella ha avuto l'idea del camper per girare insieme. Il viaggio mi ha salvato, soprattutto nello spirito».
Il progetto Vangolden
Al viaggio si accompagna il progetto di raccontare una vita del genere. Le loro avventure quotidiane sono infatti raccontate sulla pagina social Vangolden, chiamata così proprio dall’unione del loro van e della dolce Mia che li accompagna.
Da pochissimo i tre hanno completato il giro d’Italia e si apprestano a partire per l’Europa.
«Non torniamo a casa da allora e non lo faremo per adesso - continua - ma abbiamo comunque voluto portare il nome della nostra Modugno in tutte le città che ci hanno accolto. Così a tutte le amministrazioni che ci hanno aperto le porte abbiamo portato materiale informativo sul nostro paese di origine».
