Alla seconda serata della 73esima edizione del Festival di Sanremo, Drusilla e Pegah Moshir parlano delle libertà inesistenti in Iran, tra cui quella di avere un animale da compagnia.
Nell'estate 2022, infatti, si era parlato di un progetto di legge "anti-animalista", che di fatto impedisce il possesso di animali di compagnia. Soprattutto cani e gatti, ma anche tartarughe, conigli e…alligatori. Eppure l’Iran è la terra d'origine del gatto Persiano. Ecco cos’è accaduto.
Gli arresti a Teheran
Nei parchi pubblici di Teheran c’è stata un’ondata di arresti per i proprietari di cani, in alcuni casi la confisca dei cani stessi, che finiscono malnutriti in canili lager. Passeggiare al parco con il cane o anche solo trasportarlo in auto è già un crimine in Iran, come ha raccontato La Stampa.
Anche l’importazione del Pet Food è vietata già da diversi anni in questo paese, proprio per scoraggiarne l’adozione o l’acquisto. Il risultato? Una fitta rete di commerci illegali.
Nel frattempo un nuovo disegno di legge anti-animalista è stato di proposto la scorsa estate al parlamento dal partito di maggioranza.
Il disegno legge
Non si sa ancora se il disegno di legge è stato approvato o meno, ma l'obiettivo è vietare il trasporto, la custodia, la vendita e l’importazione degli animali domestici.
Le multe ai trasgressori si aggirano intorno agli 800 €,. Per possedere legalmente un animale da compagnia bisognerà fare richiesta a un apposito comitato circa il rilascio di un permesso speciale, pagando una quota annuale. Le associazioni animaliste e veterinarie protestano a gran voce.
Il motivo ufficiale
Secondo il disegno, dal nome Protection of the Public's Rights Against Animals, il motivo ufficiale sarebbe una questione di sanità pubblica.
Secondo i parlamentari gli animali domestici sono vettori di malattie, “creano impurità”, causano “danni psicologici” e “stress” oltre a “danneggiare lo spirito delle persone” e a essere “pericolosi”.
Complice la recente pandemia da Covid-19, gli estremisti iraniani hanno trovato pane per i loro denti. Inoltre «la situazione è peggiorata dopo le sanzioni imposte dall'Occidente all'Iran per il non rispetto degli accordi sul nucleare», scrive La Stampa.it.
Avere un animale domestico è simbolo di “occidentalizzazione”
Secondo gli estremisti islamici, avere un animale domestico è simbolo di occidentalizzazione, che distoglie dalla cultura islamica.
Il cane, in particolare, è considerato dagli scritti come "un essere impuro". Eppure le cose erano molto diverse in Iran prima del '48: il governo fu il primo a emanare una legge sulla tutela degli animali nel Medio Oriente; la famiglia reale persiana veniva fotografata felice insieme ai suoi cani.
Poi la rivoluzione islamica del '79 ha cambiato completamente le sorti di questo Paese, sia delle persone che degli animali: basta pensare solo ai gatti Persiani, una delle più amate razze feline, che oggi non è più al sicuro nel suo Paese d’origine.