Pubblicità

Bimbo sdraiato davanti a bulldog nero
© Pixabay

Uno studio dimostra che il cane aiuta i bimbi con problemi di linguaggio

Di Nina Segatori Giornalista | Autore

Pubblicato il aggiornato il

Uno studio lo dimostra: i cani sono i migliori amici anche dei bambini, soprattutto di quelli che hanno problemi di linguaggio. Renderebbero, così, la logopedia più efficace.

I cani sono importantissimi nel trattamento dei problemi di linguaggio dei bambini, anzi la loro presenza durante gli incontri con il logopedista renderebbe la terapia più efficace. Lo dimostra uno studio condotto da esperti del linguaggio, che ritengono ci sia una netta differenza di risultati quando a far compagnia allo specialista e al bimbo c'è un cagnolino.

Bambini e problemi di linguaggio

La disfasia è una malattia che colpisce il 2% dei bambini. L'incapacità di mettere in ordine le parole seguendo un filo logico ha necessità di essere trattata con una logopedia intensiva e lunga, l'unica che con il tempo può risolvere il problema. La "mediazione animale" può essere un validissimo aiuto perché spinge il bimbo ad interagire non solo con l'esperto, ma anche con il cane, prendendo l'incontro come un gioco.

Lo studio

A dimostrare l'efficacia della presenza di un cane durante la terapia è stato uno studio pubblicato sulla rivista Anthrozoös e condotto dai ricercatori dell'Università di Praga, che hanno sottoposto 69 bimbi colpiti da disfasia,  tra i 4 e i 7 anni, a 10 mesi di terapia. Un gruppo senza cani e l'altro con i cani. Il responso è stato che in entrambi i casi il problema è migliorato, ma i bambini che avevano interagito con gli animali hanno presentato progressi più veloci ed evidenti. Ad aiutare i più piccoli ci ha pensato Agata, un cane peruviano addestrato ad obbedire agli ordini, rendendo i bambini che dovevano impartirli, più attivi e partecipi. Il risultato? Meno stress e più efficacia!

Altri articoli

Cosa ne pensi di questa notizia?

Grazie per il tuo feedback!

Grazie per il tuo feedback!

Lascia un commento
Collegati per commentare
Vuoi condividere questo articolo?