I gatti non sono asociali: lo dimostra la scienza

Uno studio dimostra che non è vero che i gatti sono animali asociali e introversi, ma si comportano in base a come si relazione l’essere umano con loro.
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Pubblicato il 07/02/19, 17:04, aggiornato il 19/12/19, 16:47
I gatti da sempre sono considerati schivi, asociali e anche molto introversi. La loro fama è quella di animali che non regalano troppe coccole, che non si affezionano troppo all’essere umano e che amano essere solitari.
Se da una parte è vero che il gatto è un animale indipendente, dall’altra non è assolutamente vero che non adorano coccole e smancerie. A dimostrare che il gatto non è asociale ci ha pensato uno studio condotto dai ricercatori dell’Oregon State University e pubblicato su Behavioral Processes.
Lo studio
I ricercatori hanno deciso di fare due esperimenti, coinvolgendo 46 gatti, randagi e domestici. Nel primo i gatti dovevano relazionarsi con un gruppo di estranei, mentre nel secondo con i loro proprietari e persone che conoscevano. Lo scopo era quello di valutare quanto le attenzioni ricevute dall’umano e l’affetto che li lega a chi gli è familiare influissero sul loro essere socievoli. Il tutto misurando la frequenza dei loro miagolii.
Nel primo esperimento, i gatti hanno trascorso due minuti con una persona che dava loro confidenza e rimaneva immobile, poi altri due minuti con la stessa persona che però interagiva con loro e li coccolava. Nel secondo esperimento i soggetti coinvolti erano i mici domestici e i loro padroni.
Il risultato
In entrambi gli esperimenti è stato dimostrato che i gatti erano molto più socievoli e passavano più tempo con chi interagiva con loro, rispetto a chi li ignorava, ad eccezione dei gatti trovatelli, che tendevano ad avvicinarsi anche alle persone immobili e mute, sicuramente per il bisogno estremo di essere coccolati dato il loro passato difficile. «Questo insieme di test indica che i gatti domestici riconoscono il livello di attenzione umano e modificano il loro comportamento in risposta ad esso, perché sono sensibili ai segnali sociali umani» ha spiegato uno dei ricercatori, Kristyn Vitale, a dimostrazione del fatto che il felino non è asociale per natura.
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