L'ex campione del mondo Luca Toni ha sollevato una polemica contro un circolo di Reggio Emilia per avergli negato l'accesso con il suo cane durante un evento sportivo.
Il noto calciatore era andato per assistere a un torneo di calcio in cui partecipava il figlio di 10 anni, e aveva portato con sé il suo Golden Retriever, Stella.
Divieto d'accesso
All'arrivo al circolo, Toni è stato fermato all'ingresso e gli è stato impedito di entrare con il suo cane. L'ex bomber della nazionale ha espresso la sua indignazione attraverso un video sui social media, definendo la situazione come "follia" e criticando la politica del circolo.
«Nel 2024 e in questo circolo di Reggio Emilia i cani non possono entrare. Complimenti», ha dichiarato Toni nel video, mostrando il suo cane al guinzaglio. Ha continuato sottolineando la contraddizione della situazione, poiché la piscina del circolo, che secondo la direzione rappresentava un rischio igienico, era chiusa al pubblico quel giorno.
Le motivazioni del circolo
Contattato da Il Resto del Carlino, il direttore del circolo privato, Enrico Cavazzoni, ha fornito la sua versione dei fatti. Ha spiegato che le norme igieniche non consentono l'accesso ai cani nei circoli di Reggio Emilia e ha sottolineato che il circolo stava preparando il solarium per la prossima apertura, motivo per cui la presenza dei cani non era permessa.
Cavazzoni ha anche affermato che Toni avrebbe potuto assistere alla partita del figlio aggirando il circolo e dirigendosi direttamente verso i campi da gioco.
La controversia ha scatenato un dibattito sulle politiche di accesso nei circoli privati e sull'atteggiamento del personale nei confronti dei clienti a quattro zampe, che purtroppo, ancora, vengono discriminati in molti luoghi dello Stivale.