Veterinario esperto in interventi assistiti con animali
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Gli interventi assistiti con gli animali (IAA) venivano un tempo definiti "pet therapy", termine ormai obsoleto in quanto questa tipologia di servizio alla persona si declina in progettualità che possono avere non solo finalità terapeutiche, ma anche educative o ludico-ricreative. Il servizio viene erogato da un’équipe multidisciplinare che, oltre ad includere professionisti dell’area educativa o sanitaria (responsabile di progetto e referente d’intervento), comprende il coadiutore dell’animale e il medico veterinario esperto in IAA.
In altre parole, quando si è di fronte ad una persona vulnerabile (es. un disabile, un anziano, un soggetto con disturbi della sfera psichica), il coadiutore, che conosce i suoi animali e li ha adeguatamente educati per affrontare tali situazioni, e il referente d’intervento facilitano l'incontro tra paziente/utente e animale favorendo la creazione di una relazione positiva che migliora lo stato di benessere della persone, ne attiva le funzioni cognitive, ne favorisce il coinvolgimento e la socialità.
Ma qual’è il ruolo del medico veterinario esperto in IAA nell’ambito di questa équipe? Il medico veterinario esperto in IAA svolge molti compiti, il primo tra questi è la scelta della specie animale più adatta al coinvolgimento nello specifico progetto. Tale scelta viene effettuata in
funzione degli obiettivi, del tipo di utenza, del contesto operativo e delle attività che si vogliono svolgere. Ovviamente i bisogni etologici e fisiologici dell’animale devono essere bilanciati alle richieste del progetto.
Il secondo compito del medico veterinario è quello di attribuire l’idoneità sanitaria e comportamentale all’animale coinvolto nel progetto. In altre parole, valuta lo stato di salute e benessere dell’animale e mette in atto delle verifiche sul binomio animale-coadiutore per valutarne l’affiatamento sul setting e la qualità della loro relazione.
Attribuita l’idoneità, in funzione del contesto ambientale e del target di udienza, viene stabilito anche un piano di monitoraggio sanitario e comportamentale per garantire che l’animale si mantenga in condizioni di salute e benessere adeguate.
Il terzo compito del medico veterinario è quello di fornire al coadiutore dell’animale le procedure gestionali per permettere la migliore gestione del rischio.
Ovviamente, al medico veterinario spetta anche il compito di redigere e aggiornare la cartella clinica dell’animale, per il quale tutto deve essere sempre tracciato.
Abbiamo intervistato la Dott.ssa Laura Contalbrigo che ci ha raccontato tutto quello che bisogna sapere sulla sua professione.
Come diventare medico veterinario esperto in interventi assistiti?
«Il medico veterinario esperto in interventi assistiti con gli animali è un laureato in medicina veterinaria regolarmente iscritto all'albo che ha completato un percorso di formazione post-lauream stabilito dall’Accordo Stato-Regioni del 25 marzo 2015 presso un ente pubblico o privato accreditato dalla Regione. Il percorso consta di 3 moduli, un corso propedeutico, un corso base specifico della durata di 40 ore e infine un corso avanzato di 72 ore con 32 ore di tirocinio e 16 ore di visite guidate.
A completamento di ogni modulo è previsto il superamento di un esame scritto e oltre a questo, a chiusura del corso avanzato, è prevista una tesi da discutere di fronte ad una commissione.
Il percorso permette di acquisire la specifica idoneità e di essere iscritto nei registri regionali, che poi confluiscono sul portale nazionale Digitalpet. Il portale è un registro pubblico in modo che l’utenza interessata ad acquistare questo tipo di servizio possa affidarsi a professionisti formati».
Competenze richieste
«Il medico veterinario esperto in IAA è un profilo professionale che, oltre alle competenze cliniche, deve avere una notevole predisposizione per il lavoro in équipe, che nel caso degli IAA è multidisciplinare.
Inoltre, deve avere competenze nell’ambito della progettazione, poiché viene coinvolto nella stesura dei progetti di IAA e questo è un aspetto rilevante in quanto non fa parte della formazione classica del medico veterinario.
Il medico veterinario esperto in IAA approfondisce in particolare tutti gli aspetti che riguardano il benessere animale ed è sicuramente agevolato nella professione se ha già le competenze di un medico veterinario esperto in comportamento. Non a caso, infatti, chi è già in possesso di tale qualifica, può avere un percorso agevolato per ottenere l’idoneità come medico veterinario esperto in IAA».
Stipendio medio
«Non abbiamo un dato medio sui costi di una seduta e sul guadagno di ogni professionista coinvolto nell’équipe multidisciplinare in quanto mancano indagini di mercato in questo settore. Oggi, il costo di una seduta di IAA è condizionato dal contesto in cui le persone operano e si adatta anche alla possibilità di sostenere la spesa da parte delle famiglie...
Spesso il medico veterinario esperto in IAA, viene retribuito meno rispetto a colleghi che svolgono altri ruoli specialistici e ciò dipende dal fatto che il settore è recente e non c’è piena consapevolezza da parte dell’utenza di quelli che sono i costi e la professionalità richiesta.
In passato gli IAA erano fondati prevalentemente su attività di volontariato quindi spesso erogati in forma gratuita in risposta ai bisogni di categorie fragili, con le Linee Guida si sono istituite delle figure professionali vere e proprie, con un servizio qualitativamente diverso. Tutto questo ovviamente incide sui costi del servizio stesso».
Testimonianza del professionista
Con quali animali si può lavorare in mediazione animale?
«Le Linee Guida stabiliscono che nella terapia assistita (TAA) e nell’educazione assistita (EAA) possano essere coinvolte solo 5 specie: cane, gatto, coniglio, asino e cavallo, mentre per le attività assistite possono essere coinvolte tutte le specie domestiche; quindi si possono fare attività ludico-ricreative con capre, galline ecc.
Le linee guida, però, inseriscono un elemento di deroga: è possibile il coinvolgimento di altre specie in TAA e EAA presentando una richiesta di parere al Centro di Referenza Nazionale per gli IAA che sentito il Ministero della Salute può esprimersi favorevolmente per l’erogazione del progetto.
Il cane è sicuramente la specie più coinvolta perché è estremamente versatile, può quindi lavorare in molti contesti e ha notevole capacità relazionale con target di utenza diversi. Con i gatti, invece, non è facile ottenere soggetti adeguati al rilascio dell’idoneità, spesso non hanno versatilità per i vari contesti operativi. Tuttavia alcuni progetti risultano di successo, un esempio tipico è la lettura con il gatto».
Qual è la giornata tipo di un medico veterinario esperto in IAA?
«Il medico veterinario esperto in IAA può iniziare la sua giornata con le valutazioni dei binomi che devono essere coinvolti in un nuovo progetto e proseguire con le visite cliniche e le valutazioni comportamentali di binomi già operativi nell’ambito dei piani di monitoraggio stabiliti. Inoltre, deve aggiornare le cartelle cliniche e partecipare alle riunioni d’équipe dei progetti di cui fa parte sia nella fase di progettazione sia nella fase di realizzazione. Di prassi si organizzano incontri periodici per discutere l'andamento delle sedute e le eventuali criticità. Nella giornata del medico veterinario esperto in IAA ci sarà del tempo da dedicare alla stesura delle procedure da fornire ai coadiutori per la gestione degli animali, alla messa a punto di eventuali azioni correttive da mettere in atto qualora i risultati del monitoraggio sanitario e comportamentale di animali già operativi abbiano avuto esito negativo, quindi eventuali sospensioni dell’idoneità o revoche.
Infine il medico veterinario esperto in IAA deve ritagliare dello spazio per lo studio personale e il suo aggiornamento professionale che è fondamentale! Quando ci sono occasioni di formazione vanno colte e non bisogna dimenticare la lettura delle pubblicazioni scientifiche».
Quali sono le principali difficoltà di questa professione?
«Il medico veterinario esperto in IAA ha delle responsabilità rilevanti rispetto al medico veterinario clinico in quanto non è responsabile solo della gestione sanitaria di un animale e del rapporto con il suo proprietario, ma richiede che il professionista si confronti con contesti anche molto complessi, come una struttura ospedaliera o un carcere, dove gli utenti sono soggetti in condizioni di fragilità. Si lavora spesso all’interno di strutture dove il servizio di IAA viene erogato contemporaneamente ad altre attività e quindi il medico veterinario esperto in IAA ha la grande responsabilità di stabilire se l’animale è idoneo a lavorare in quel contesto.
A volte, inoltre, le difficoltà nascono dal lavoro in équipe: nel caso degli IAA non ci si interfaccia esclusivamente con profili professionali che afferiscono all’area della medicina veterinaria, con i quali si condivide una base culturale comune, e quindi non sempre la comunicazione è efficace ed è necessario riuscire a stabilire un dialogo costruttivo rispettando la propria sfera di competenza. Infine bisogna essere in grado attraverso la propria professionalità di valutare correttamente i rischi connessi a un progetto utilizzando al meglio le informazioni che derivano dalle proprie competenze cliniche, ma anche quelle che vengono fornite dal contesto operativo e dai membri dell’èquipe e quando necessario essere in grado di compiere scelte drastiche come la sospensione di un binomio o la revoca della sua idoneità per tutelare l’animale e l’utenza».