Pet Sitter

Pet Sitter

hedgehog94 / Shutterstock

Il Pet Sitter, come una Baby Sitter con i bambini, è la persona che si prende cura dei tuoi animali domestici mentre sei via.

Il Pet Sitter può intervenire a domicilio oppure tenere gli animali presso la sua abitazione, secondo i desideri del cliente. A volte il Pet sitter viene chiamato per fare delle passeggiate con l'animale o per fare una semplice visita a casa per assicurarsi che tutto vada bene e fargli un po’ di compagnia.
Oggi la maggior parte delle offerte e delle richieste di Pet Sitting vengono effettuate attraverso siti web specializzati sui quali vengono messi in contatto pet sitter e proprietari di animali in base a ciò che hanno da offrire e alle loro esigenze.

Brunella Minarini, Pet Sitter bolognese, ha risposto alla nostre domande.

Come diventare pet sitter?

«Che io sappia non esistono scuole vere e proprie per professioni come il PET Sitter, ma esistono sicuramente moltissimi corsi, più o meno seri e utili, che possono dare istruzioni su come diventare un pet Sitter certificato e come comportarsi. Spesso rilasciano attestati di frequenza, patentini vari e qualifiche, ma non essendo ancora una professione riconosciuta formalmente, avere un pezzo di carta serve solo per noi stessi per capire di cosa si tratta esattamente e come comportarsi a grandi linee. In questo modo si ha un’impronta etologica sul come comportarsi, con chi e perché. Ma la vera esperienza si fa sul campo e avendo un vero e proprio metodo lavorativo serio e collaudato negli anni. Certo la formazione, lo studio e l'interesse sono fondamentali per avvicinarsi al grande mondo complesso degli animali e al loro comportamento».

Stipendio medio

«I prezzi sono molto variabili e dipendono da diversi fattori, in primis dal tipo di servizio che si richiede, l'esperienza del pet sitter e la professionalità. Se invece si decide di affidare il proprio cane a un inesperto i prezzi possono partire a grandi linee da 5/10 euro all'ora (o addirittura al giorno). C’è una grande concorrenza perché sono tanti ad improvvisarsi pet sitter. Mentre per un soggiorno si va dai 25/35/40 euro al giorno, dipende dal servizio proposto.
Si può avere la partita iva o essere pagati con i voucher o se ci si iscrive ad alcuni siti specializzati in questo settore si lavora per società che tutela il lavoratore, anche con assicurazione, e paga tramite bonifico per il lavoro svolto con i loro clienti rilasciando anche una fattura di pagamento».

Testimonianza del professionista

Brunella Minarini
Brunella Minarini.

Per quali animali si può fare pet sitting?

«Si può fare pet sitting per cani, gatti, conigli, roditori, volatili, pesci e tartarughe. Il lavoro si effettua sia a casa che a domicilio. Si può fare da asilo diurno per un cane, fare solo passeggiate oppure pensione a domicilio: in altre parole si personalizza il servizio in base al cliente. In genere si inizia facendo un inserimento per conoscere il cane e farlo ambientare e solo dopo si può pensare di ospitarlo, farlo conoscere ad altri cani oppure tenerlo separato.

Per i gatti, invece è consigliabile spostarli dal loro appartamento per soggiorni di almeno una settimana in su, perché, mediamente, ci mettono due/tre giorni, o anche di più in alcuni casi, solo per ambientarsi. Se invece ci si vuole spostare per pochi giorni o solo un weekend è consigliabile contattare una cat sitter a domicilio o chiedere il favore di dare pappa, acqua e pulizia della lettiera ad amici/parenti o vicini di casa. Preferibilmente è sempre meglio contattare una professionista che venga a casa».

Cosa apporta un pet sitter agli animali?

«Come una baby sitter, il cane viene monitorato 24h su 24, lo si fa giocare, socializzare, si adatta all’ambiente nuovo, gli si fa fare la passeggiata per farlo sfogare. Inoltre bisogna stare attenti ai libretti sanitari prima di ospitare un animale perché bisogna vedere se può essere contagioso per gli altri».

Quali sono le competenze necessarie per diventare pet sitter?

«Per fare il pet sitter ci vuole tanta esperienza sul campo: ogni cane è a sé e non ci sono linee base. Bisogna fare conoscenza col cane e avere forza, passione, serietà, costanza… bisogna essere in grado di portare a termine un impegno, altrimenti meglio dire di no, e bisogna saper aiutare i cani quando hanno problematiche, senza avere paura».

Qual è la giornata tipo di un pet sitter?

«In genere ti portano il cane in casa e fai fare 3 o 4 passeggiate in base alle richieste. Bisogna sempre tenere l’animale al guinzaglio oppure stare con gli occhi ben aperti nelle aree sgambatura dove ci sono altri cani che non si conoscono. Poi si sta in casa, gli si dà il pasto, ci si occupa della pulizia del manto se si sporca fuori, si continua a giocare, poi si fa riposare fino all’arrivo del padrone.
Per un gatto si fa fatica a farlo socializzare in un giorno; in media ci vogliono 2-3 giorni per farlo ambientare. Conviene spostarlo solo quando non si può lasciare solo in casa».

Quali sono i punti critici di un pet sitter?

«La problematica maggiore è il cliente, che chiede subito il costo per spendere il meno possibile; non considera il fatto che lavori i giorni di festa, la notte, quando grandina, piove, nevica. Personalmente cerco di differenziarmi con servizi personalizzati e non tenendo tanti animali; c’è del lavoro e dell'esperienza dietro, perché non tutti i cani sono uguali, è una responsabilità non da poco ed è difficile da far capire. Bisogna diventare amici sin dal primo giorno e non con tutti è facile, alcuni hanno paura. Si deve saper fare rilassare il cane».