Conduttore cinofilo
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Estro impareggiabile, fiuto incredibilmente sviluppato… il cane ha delle doti che sono da sempre molto utili all'uomo, che ha saputo sfruttarle.
Nella ricerca di persone scomparse, di stupefacenti o esplosivi, il conduttore del cane è colui che accompagna l'animale, lo aiuta a mettere a frutto i suoi talenti e si assicura che lo faccia in tutta sicurezza, per se stesso e per gli altri.
Tra il cane e il suo conduttore si deve instaurare una complicità immancabile. Il loro rapporto non è solo professionale: il padrone deve anche soddisfare le esigenze del suo animale al fine di garantirne il benessere e la buona salute.
Come diventare conduttore cinofilo per i Vigili del Fuoco?
Per diventare conduttore cinofilo dei Vigili del Fuoco, bisogna iscriversi alla Scuola Nazionale Unità Cinofile in provincia di Torino e seguire una formazione di un anno.
Il pompiere che intende diventare conduttore deve comprare un cane cucciolo di una determinata razza e taglia. «Anche i cani meticci sono accettati, ma tra le varie razze le più predisposte sono il Golden Retriever, il Labrador, il Border Collie, il Pastore Tedesco e il Pastore Belga», ci spiega Rocco Tufarelli, Responsabile Operativo del Nucleo Cinofilo Regionale VVF della Liguria.
Prima di iniziare il percorso formativo, cane e conduttore devono passare una selezione volta ad analizzare le attitudini del binomio.
Passata la selezione, bisogna seguire dei corsi per due settimane al mese, ogni mese. Per le restanti due settimane il binomio deve allenarsi da casa.
Il primo esame avviene dopo 5 mesi e si fa per valutare l’obbedienza e la mobilità del cane.
La seconda fase della formazione riguarda la ricerca in superficie e macerie e dura 7 mesi, alla fine dei quali bisogna passare un esame operativo per diventare ufficialmente un conduttore cinofilo.
Passata la formazione, si firma un contratto in comodato d’uso con il Ministero, in cui si dichiara di mettere il cane a disposizione dello stato. «Il Ministero, da parte sua, si occupa delle spese veterinarie e di quelle alimentari dell’animale», continua Tufarelli.
«In Liguria abbiamo una conduttrice a La Spezia, due a Genova, cinque a Savona e quattro a Imperia. Una volta a settimana facciamo addestramento tutti insieme, facendo il giro di tutte le province di volta in volta per far vedere più posti al cane. Stessa cosa quando facciamo gli addestramenti tra le macerie, giriamo tutta Italia e simuliamo un terremoto: un figurante si nasconde e il cane, camminando sopra le macerie, non appena sente l’odore umano in corrispondenza dell’operatore, abbaia, ricevendo poi il premio dal conducente», ci spiega Rocco Tufarelli.
Stipendio medio di un conduttore dei VVF
Lo stipendio medio di un conduttore cinofilo è lo stesso di un normale Vigile del Fuoco, che in media dovrebbe guadagnare tra i 1500 e i 1800 euro lordi mensili.
Testimonianza del professionista
Abbiamo intervistato Rocco Tufarelli, Responsabile dell’Unità Cinofila dei VVF della Regione Liguria. Ecco cosa ci ha raccontato su questa figura professionale.
Quali competenze sono necessarie per fare questo lavoro?
«L’umano deve avere una buona conoscenza del GPS e delle attrezzature dei VVF, una buona mobilità e una grande passione per gli animali, perché il tempo da dedicare a loro è tanto. Il cane, invece, deve avere tanta propensione al gioco».
Qual è la giornata tipo di un conduttore cinofilo?
«In una giornata di addestramento, il collega della zona scelta pensa a dove andare, quali esercizi fare per far lavorare il cane su determinati aspetti. Ognuno poi deve provvedere al mangiare per la giornata, perché si rientra poi nel pomeriggio».
Quali sono le condizioni di lavoro di un conduttore cinofilo?
«Le nostre condizioni sono buone, abbiamo bei mezzi e un’attrezzatura buona. Non abbiamo problemi a spostarci con i cani. Ad esempio domani (1 settembre 2022, ndr) andremo in Puglia per un addestramento sulle macerie; faremo 1200 km per andare e 1200 per tornare. I cani ci sono abituati, facciamo una sosta ogni due ore, abbiamo l’aria condizionata… Durante il terremoto dell'Aquila io ho mangiato dopo 2 giorni, il mio cane aveva il suo pasto tutti i giorni. Lui viene prima di tutto!».