La conoscenza del mondo canino è sempre più avanzata ed è molto diversa da quella di qualche anno fa. Tuttavia, ci sono ancora persone che vedono i cani come semplici oggetti da usare come meglio credono.
È il caso dei combattimenti tra cani, una "moda" che alcune persone praticano ancora in cambio di denaro. In altre parole, usano i loro cani, qualunque cosa succeda, per fare soldi.
No ai combattimenti tra cani!
Questo è ciò che mette in guardia la Guardia Civil, la polizia spagnola, sul suo account Twitter:
¿Todavía hay gente que disfruta con la #salvajada que constituyen las peleas de perros por dinero?
Ayúdanos a erradicarlas#Colabora ☎️062 pic.twitter.com/bX4QFnyTWl— Guardia Civil 🇪🇸 (@guardiacivil) February 5, 2023
Il messaggio postato è accompagnato dalla foto di un Pitbull con un cartello al collo in cui è scritto:
No ai combattimenti tra cani! Se vuoi soldi, lavora!
La Guardia Civil ha anche colto l'occasione per chiedere la collaborazione della gente offrendo di chiamare un numero dedicato se qualcuno assiste o è a conoscenza di un combattimento tra cani.
È polemica su X
Da parte loro, gli internauti sono entrati nel dibattito. «Dovrebbero condannare tutte le persone che maltrattano gli animali e non avere mai più il diritto di riaverli». Una frase con cui molti si sono trovati d'accordo.
Ma alcuni sembravano non essere in linea con quanto detto, come un utente che ha equiparato il combattimento tra cani alla boxe. Ed ecco la risposta che ha ricevuto: «Non mi piace la boxe, ma almeno i pugili decidono da soli, non i cani».
Resta da sperare che questo dibattito, che dovrebbe svolgersi in tutti i Paesi, consenta di far progredire le cose per sempre e di salvare i cani.
In Italia, queste risse tra cani sono considerate maltrattamento e possono essere punite con la reclusione da 1 anno a 3 anni e una multa da 50 000 euro a 160 000 euro. Non esitare a contattare le forze dell'ordine se assisti a un combattimento tra animali.