Gatto del Bengala
Altri nomi : Bengal, Bengalese
#12
nella top razze di Wamiz
Questo gatto vi farà letteralmente perdere la testa per la sua bellezza, per la sua energia e per la grazia e l’eleganza che lo contraddistinguono e che non possono passare indifferenti. Adottandolo si avrà l’impressione di avere un leopardo domestico per la sua particolare conformazione e per il suo temperamento. Per questo bisogna essere pronti a vivere con un piccolo tornado e le persone che amano la calma e la tranquillità faranno meglio a scegliere un micetto diverso. Se invece siete pronti ad affrontare questa tempesta felina vi aspettano ore di divertimento e di risate in sua compagnia!
Informazioni principali
Origine e storia del Gatto del Bengala
Nel 1963 Jean S. Mill decise di incrociare un gatto domestico con un felino selvatico, il gatto leopardo del Bengala, con l’idea di ottenere un micio dolce e simpatico ma dall’aspetto decisamente unico. L’origine della razza per come la conosciamo oggi risale agli anni ’80 e, precisamente, al 1985, quando Mill presentò uno dei suoi ibridi in una competizione felina incassando un grande successo. I Bengal vennero riconosciuti come razza dalla TICA l’anno successivo.
Caratteristiche fisiche del Gatto del Bengala
Taglia adulta del Gatto del Bengala
Femmina : Circa 35 cm
Maschio : Circa 35 cm
Il Gatto del Bengala maschio raggiunge le dimensioni di gatto adulto verso i due anni d’età, la femmina già attorno al primo anno.
Peso del Gatto del Bengala
Femmina : Tra 4 e 6 kg
Maschio : Tra 5 e 7 kg
Colori del Gatto del Bengala
Tra i colori ammessi per il Bengalese ci sono: Brown Tabby, Seal Sepia Tabby, Seal Mink Tabby, Seal Lynx Point, Black Silver Tabby, Seal Silver Sepia Tabby, Seal Silver Mink Tabby, Seal Silver Lynx Point.
Certi Bengal hanno una particolarità perché sembra che il loro pelo sia cosparso da polvere d’oro. Per questo vengono chiamati, giustamente, “Glitter”.
Tipo di pelo
Colore degli occhi
Gli occhi del Bengalese possono essere blu – acquamarina, oro – gialli, verdi.
Descrizione
Gatto di taglia da media a grande, il Bengal è molto robusto grazie alla sua muscolatura estremamente sviluppata.
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Il Bengal è un gatto ibrido, ottenuto dall’incrocio tra un gatto selvatico e uno domestico. Può essere interessante sapere che il gatto leopardo del Bengala è stato utilizzato per alcune ricerche sulla leucemia felina perché ne è immune e i ricercatori hanno potuto osservare le modificazioni genetiche del sistema immunitario proprio tramite lo studio degli ibridi.
Carattere del Gatto del Bengala
Comportamento del Gatto del Bengala
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Prezzo del Gatto del Bengala
In media il costo di un Gatto del Bengala va dai 1200 ai 2500 euro. Per il suo mantenimento mensile, invece, è bene preventivare una spesa di circa 40 euro.
Toelettatura e cura del Gatto del Bengala
Non richiede cure particolari: una spazzolata settimanale è sufficiente.
Perdita di pelo
Nei Bengal la perdita di pelo è davvero moderata.
Alimentazione del Gatto del Bengala
Per definire la dieta adatta al proprio Bengala è consigliabile consultare un veterinario che saprà suggerire l’alimentazione più indicata per rispondere al suo bisogno di energie.
Salute del Gatto del Bengala
Vita media
La speranza di vita media del Bengalese è tra i 10 e i 16 anni.
Costituzione
La sua resistenza al freddo è un po’ più alta rispetto a quella di altre razze ma, trattandosi di un micio a pelo corto senza un importante sottopelo, meglio non esporlo a temperature estreme.
Tendenza ad ingrassare
Il Bengal ha necessità alimentari diverse da altre razze ma può comunque prendere peso con relativa facilità quindi sarà consigliabile concordare la sua dieta con il veterinario.
Malattie frequenti
- Deficit di piruvato chinasi: malattia ereditaria che può essere diagnosticata con un test genetico;
- Cardiomiopatia ipertrofica: fa aumentare di volume le pareti del ventricolo destro del cuore causando l’eventualità di un’insufficienza cardiaca;
- Atrofia progressiva della retina;
- Alcuni esemplari possono soffrire delle patologie tipiche dei gatti domestici come le malattie orali.
Riproduzione
La riproduzione è consentita solo tra esemplari della stessa razza.
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