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Cane trascinato e ucciso

Povero cucciolo...

© Lav Italia / Instagram

Viterbo. Dopo 3 anni, arriva la condanna per il pastore che ha trascinato con l'auto il suo cane

Di Pietroemanuele Abondazio

Pubblicato il

Il cane che era stato legato e trascinato a un'auto da un pastore fino a morire a Montefiascone ha ottenuto finalmente giustizia.

Il 18 febbraio 2021 un pastore a Montefiascone, in provincia di Viterbo, aveva legato un cane alla propria auto trascinandolo fino a fargli perdere la vita.

I Carabinieri erano intervenuti e avevano trovato sul posto il cane ancora legato all'auto. Solo pochi giorni fa l'animalicida è stato condannato ad 8 mesi di reclusione ed una multa di 12 mila euro per maltrattamento aggravato dalla morte dell’animale.

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Il comunicato LAV

A rendere noto l'avvenimento è stata la LAV, Lega anti vivisezione. Tramite un comunicato ha spiegato che grazie all'immediata identificazione dell'uomo è stato possibile «portare avanti una battaglia legale giunta oggi con la sua condanna».

Non perderti questi video:

Tale condanna è un atto di giustizia verso il cane che è stato ucciso tra atroci sofferenze. Attualmente la legge impone pene fin troppo brevi per chi compie atti simili e non fungono da deterrente:

E i cani di cronaca degli ultimi mesi lo dimostrano. Basta citare alcuni casi diventati simbolo, come Aron, Leone, la capretta di Anagni e ultimo il gatto rosso Caracas.

 

Trascinare un cane in questo modo viene spesso fatto da chi vuole allontanare o punire un animale per vari motivi, i quali possono essere l'età avanzata o l'"inutilità". Tale battaglia è stata possibile grazie anche ad una sostenitrice della LAV, la quale ha collaborato alla vicenda con una generosa donazione.

Leggi più severe sui maltrattamenti animali

Purtroppo questi atti violenti non sono puniti con le giuste condanne in quanto le pene dovrebbero essere:

Commisurate alla violenza praticata e alla pericolosità sociale che contraddistingue chi assume simili comportamenti.

Secondo la LAV, la Commissione Giustizia della Camera non sta dando priorità alla problematica. Da quattro mesi non sta programmando la questione sulla nuova legge contro i maltrattamenti degli animali, ignorando così il pensiero dell'opinione pubblica. Alessandra Ferrari, Responsabile Area Animali Familiari LAV, ha concluso così l'amaro comunicato:

Ci chiediamo quante atrocità dovranno ancora accadere prima che si dia il giusto peso a quella che è diventata a tutti gli effetti un’emergenza?

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