È il 17 ottobre 2024, e un evento insolito ha attirato l’attenzione a Montecitorio: un cane, Mino, ha preso posto tra i relatori della Camera dei Deputati.
Questo American Bully grigio è diventato in poco tempo il protagonista della giornata, non solo per il suo carisma, ma anche per il messaggio che rappresenta.
Con oltre due milioni di follower su Instagram, Mino è la star del libro Mino cane fortunato, scritto dal suo proprietario Massimiliano Simiani. Ma la sua presenza non è solo simbolica: Mino è il volto di una crescente attenzione politica verso i diritti e il benessere degli animali da affezione, sostenuta da esponenti di Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Mino, il protagonista della giornata a Montecitorio
Mino, ha fatto il suo ingresso alla Camera dei Deputati durante la presentazione del libro Mino cane fortunato di Massimiliano Simiani.
L’evento, organizzato da Martina Semenzato, ha visto il cane sedere tra i relatori, suscitando un grande interesse mediatico.
Con oltre due milioni di follower su Instagram, Mino è diventato un simbolo della crescente attenzione della politica italiana verso gli animali da compagnia. Non è la prima volta che un cane varca le soglie del Parlamento, ma l’evento ha sottolineato l’impegno della maggioranza di centrodestra nel rendere il Parlamento più “animalier”.
Verso un Parlamento a misura di animali
L’iniziativa di Semenzato e di altre figure politiche di Fratelli d’Italia e Forza Italia ha l’obiettivo di consentire l’ingresso non solo di cani e gatti in Parlamento, ma anche di altri animali da affezione, come conigli nani e pappagalli.
Le proposte includono inoltre l’introduzione di ispezioni parlamentari nei canili per migliorare le condizioni degli animali e contrastare i “canili lager”.
Questa apertura verso gli animali sembra destinata a crescere ulteriormente, con future iniziative che potrebbero coinvolgere anche il Senato.
L’ingresso di Mino a Montecitorio rappresenta un passo significativo verso un Parlamento più inclusivo e sensibile alle tematiche del benessere animale. Se queste iniziative verranno approvate, non solo cani e gatti, ma anche altre specie di animali da affezione potrebbero presto essere accolti nelle istituzioni italiane.
Un segnale chiaro di come la società stia cambiando, riconoscendo il ruolo sempre più centrale degli animali nella vita quotidiana e l’importanza di tutelarli anche a livello legislativo. Mino, con il suo debutto tra i relatori, potrebbe essere solo il primo di molti a varcare la soglia del Parlamento.