Una proposta di legge rischia di cancellare le Guardie zoofile, figure fondamentali nella tutela degli animali. In risposta, attivisti e cittadini hanno lanciato una petizione su Change.org per fermare questo emendamento e difendere chi ogni giorno vigila contro i maltrattamenti. L’iniziativa ha già raccolto più di 1.700 firme.
Un emendamento che fa discutere
La Commissione Giustizia della Camera ha recentemente approvato un emendamento, proposto dalla deputata di Fratelli d’Italia Maria Carolina Varchi, che mira a limitare drasticamente le funzioni delle Guardie zoofile.
Queste figure, oggi riconosciute dalla legge e nominate dalle Prefetture, agiscono come agenti di Polizia giudiziaria nei casi di maltrattamento animale. Il nuovo testo, però, ne ridurrebbe l’operatività, ufficialmente per evitare sovrapposizioni con i servizi veterinari territoriali.
Secondo Valentina Coppola, presidente dell’associazione Earth, la vera motivazione sarebbe un’altra:
Le Guardie zoofile disturbano l’attività venatoria. Controllano le condizioni in cui sono tenuti i cani dei cacciatori, spesso ammassati in gabbie fatiscenti fuori stagione. È un modo per proteggere l’elettorato del Governo.
La mobilitazione online: oltre 1.700 firme
La petizione lanciata su Change.org da Pasquale De Filippo mira a fermare l’emendamento, sottolineando l’importanza delle Guardie zoofile nella repressione dei crimini contro gli animali.
Ogni anno, secondo dati ISTAT, si registrano circa 60.000 denunce per maltrattamenti: un numero enorme che evidenzia quanto sia cruciale il lavoro di questi volontari. “Non possiamo permettere che gli animali restino senza tutela”, si legge nel testo della petizione.
L’iniziativa ha trovato subito ampio consenso: in pochi giorni ha superato quota 1.700 firme e continua a diffondersi sui social. Anche numerose associazioni animaliste hanno rilanciato l’appello, preoccupate che l’eliminazione delle Guardie zoofile possa rappresentare un grave passo indietro nella protezione degli animali in Italia.
La legge che doveva proteggere… e che ora divide
Ironia della sorte, l’emendamento è contenuto nella proposta di legge n. 30, inizialmente pensata per inasprire le pene contro chi maltratta o abbandona animali.
Ma dopo mesi di stallo, e una serie di modifiche proposte anche da ambienti legati alla caccia, il testo sembra aver preso una piega opposta. Se approvato in via definitiva, rischia di annullare il lavoro quotidiano di migliaia di volontari che negli anni hanno contribuito concretamente alla difesa dei più indifesi.
In un momento in cui cresce la sensibilità verso gli animali, privarsi delle Guardie zoofile significa, secondo molti, colpire uno degli strumenti più efficaci nella lotta al maltrattamento. La battaglia è aperta – e la petizione rappresenta un primo importante segnale di resistenza civile.