Quello che è successo domenica nel famoso castello di Neuschwanstein a Schwangau, in Baviera (Germania), ha provocato sgomento. Una turista straniera ha rinchiuso il suo cane vivo in un armadietto, insieme a un passeggino!
Particolarmente crudele: mentre lei visitava con calma le stanze reali, l'animale lottava per sopravvivere lì dentro con il caldo estivo.
Il cane deve condividere lo spazio con un passeggino
I testimoni hanno osservato increduli come la donna spingeva l'animale di circa 60 centimetri nello scompartimento pensato per gli oggetti di valore. Un portavoce della polizia ha confermato:
«Solo il passeggino riempiva già metà dello scomparto». Il cane – incastrato nell'altra metà – non aveva alcuna possibilità di muoversi o respirare correttamente.
Diversi visitatori hanno fatto notare alla donna le temperature estive e il pericolo per l'animale nell'armadietto di metallo che si stava surriscaldando. Ma la proprietaria del cane si è mostrata completamente indifferente alle voci preoccupate.
Attualmente si sospetta che abbia infilato il suo quattro zampe nell'armadietto perché i cani sono vietati durante le visite guidate del castello secondo l'amministrazione dei castelli bavaresi.
I soccorritori intervengono: l'animale sopravvive per poco
Fortunatamente il servizio di sicurezza interviene rapidamente dopo che alcuni turisti attenti danno l'allarme. I dipendenti liberano il cane visibilmente stressato ma fortunatamente illeso dalla "prigione di calore" improvvisata.
Non è chiaro quanto fossero effettivamente alte le temperature nell'armadietto chiuso alla fine, ma con l'esposizione diretta al sole si rischiavano temperature ben oltre i 40 gradi.
La polizia ha portato l'animale in commissariato. Non è stato possibile identificare con precisione la razza, solo questo: il cane era di taglia media, alto circa fino al ginocchio.
Procedimento penale contro la proprietaria del cane
La polizia di Kempten ha avviato un procedimento contro la donna per violazione della legge sulla protezione degli animali.
Non è ancora chiaro se il cane le verrà tolto definitivamente. È certo che l'episodio ha provocato sgomento e incredulità non solo tra gli agenti, ma anche tra i visitatori del castello.
L'episodio è un esempio drastico di quello che può succedere quando divieti, comodità e superficialità vengono attuati a spese di un essere vivente. E solleva anche la questione se l'amministrazione dei castelli non dovrebbe offrire alternative migliori per i proprietari di cani prima che altri animali finiscano in situazioni pericolose per la vita.