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cane legato e lavato

A Biella un uomo ha legato e lavato il suo cane in un autolavaggio.

© RaiNews/X

Biella. Lava il cane all’autolavaggio: la storia che indigna animalisti e non

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

La storia del giorno che fa indignare. A Biella, un uomo di 57 anni lava il cane all’autolavaggio con la lancia ad alta pressione. Denunciato per maltrattamenti.

Un episodio sconvolgente e difficile da credere è avvenuto a Biella, dove un uomo di 57 anni è stato denunciato per maltrattamenti dopo aver lavato il proprio cane in un autolavaggio.

Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno immortalato la scena, che mostra l’animale legato, insaponato e risciacquato con la lancia ad alta pressione destinata alle automobili. Una vicenda che ha immediatamente scatenato indignazione e rabbia sui social e tra gli amanti degli animali e non solo.

Le immagini che hanno incastrato l’uomo

L’intero episodio è stato ripreso dalle videocamere della stazione di servizio. Nei filmati si vede il cane di piccola taglia legato, ricoperto di schiuma e poi investito dal potente getto d’acqua. Una pratica che non solo provoca dolore e stress, ma può risultare estremamente pericolosa per la salute di un animale.

Non perderti questi video:

Il personale dell’autolavaggio, sconvolto da ciò che stava accadendo, ha immediatamente segnalato l’accaduto ai Carabinieri forestali, che hanno identificato e denunciato il responsabile.

La denuncia e le conseguenze legali

L’uomo è ora accusato di maltrattamento e abbandono di animali. Secondo quanto riferito alle autorità, avrebbe agito “per inconsapevolezza” e non con l’intento di nuocere. Tuttavia, il gesto resta gravissimo e ricade sotto la nuova legge Brambilla, entrata in vigore a luglio, che ha inasprito le pene per chi infligge sofferenze agli animali.

Fortunatamente, il cane – regolarmente dotato di microchip – è stato visitato da un veterinario e trovato in buone condizioni di salute .

Indignazione e dibattito pubblico

La notizia, rilanciata sui media e sui social, ha provocato un’ondata di sdegno. Molti utenti hanno definito l’uomo “senza cuore”, altri hanno sottolineato come per risparmiare pochi euro abbia messo a rischio la vita del proprio cane. La vicenda riapre il dibattito sull’importanza di una maggiore sensibilizzazione e di pene severe contro i maltrattamenti sugli animali.

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