Cirneco Dell'Etna
Altri nomi: Cirneco

Cane da caccia di tipo primitivo impiegato principalmente, almeno originariamente, per la caccia al coniglio selvatico, discende probabilmente dai cani da caccia dell'antico Egitto e pare sia stato introdotto in Sicilia dai fenici. Le testimonianze della sua presenza sull’isola risalgono a molti secoli prima di Cristo: questo cane, infatti, è stato rappresentato su monete, incisioni e mosaici risalenti all’antichità. È tutt’ora considerato il più antico, eclettico e altamente considerato cane da caccia.
Informazioni principali sulla razza Cirneco dell’Etna
Origine e storia del Cirneco dell’Etna
Si pensa che i suoi progenitori siano gli stessi dei cani tipo Levrieri vale a dire il Cane del Faraone, che gli assomiglia molto, e il Podenco ibicenco. Probabilmente i Levrieri, presenti nel bacino del Mediterraneo fin dalla preistoria, furono importati dai Fenici in tutte le zone dove arrivavano con i loro commerci. Anche la Sicilia faceva parte di questi mercati e dunque accolse nei suoi confini questo cane il cui aspetto è rimasto poi sostanzialmente immutato attraverso i secoli e fino ai giorni nostri.
Standard della razza secondo la FCI
Gruppo FCI
Gruppo 5 - Cani tipo Spitz e tipo primitivo
Sezione
Sezione 7: Tipo primitivo da caccia
Caratteristiche fisiche del Cirneco dell’Etna
Dimensioni del Cirneco dell’Etna adulto
Femmina : Tra 44 e 48 cm
Maschio : Tra 46 e 50 cm
Peso
Femmina : Tra 8 e 11 kg
Maschio : Tra 10 e 13 kg
Colore del pelo
Il mantello di questo cane primitivo dalla silhouette asciutta e dal fisico prestante può essere completamente fulvo (anche se può spaziare su diverse tonalità, dalla più chiara alla più scura) oppure bicolore, fulvo e bianco.
Tipo di pelo
Il pelo di questo cane dell’Etna è corto, denso, liscio e aderente al corpo.
Colore degli occhi
Gli occhi sono ocra, ambra o nocciola.
Descrizione
Cane primitivo, questa razza proveniente dall’Etna ha una costituzione leggera che ricorda quella del Levriero. Il cranio è piatto, longitudinalmente ovale, il muso appuntito e gli occhi piccoli. Le orecchie, triangolari, sono portate dritte mentre la coda, uniforme su tutta la lunghezza, è tenuta più alta durante l’attività. Le zampe, infine, sono lunghe e forti.
Bene a sapersi
Malgrado il suo aspetto, questo cane non appartiene alla famiglia dei Levrieri anche se, con ogni probabilità, tra i suoi antenati ci furono esemplari di questa razza. Quando arrivò in Sicilia, però, a causa dell’adattamento alle caratteristiche geografiche della zona, ma anche per la forzata consanguineità degli accoppiamenti successivi, modificò pian piano la sua struttura: la taglia si ridusse così come la lunghezza delle zampe rendendolo fisicamente abbastanza differente dai suoi antenati Levrieri.