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cani addestrati

I cani addestrati a rilevare le perdite idriche potrebbero aiutare ad affrontare la siccità. 

© TorinoCronaca

Emergenza caldo: dei cani addestrati per combattere la siccità?

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

Dalla Francia potrebbe arrivare una soluzione alla siccità che accompagna l'emergenza caldo: dei cani addestrati per rilevare perdite nelle condutture idriche.

Mentre l’Italia affronta un periodo particolarmente caldo e secco, con temperature torride che arrivano fino a 40 gradi, emerge un’iniziativa rivoluzionaria dalla Francia che potrebbe essere la chiave per alleviare la crisi idrica.

Come riportato da TorinoCronaca, l’innovazione in questione è l'uso di cani addestrati per rilevare perdite nelle condutture idriche, un metodo che ha dimostrato di poter far risparmiare milioni di litri d'acqua.

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L'emergenza idrica italiana

L’Italia è attualmente in piena emergenza idrica. Le alte temperature, combinate con la mancanza di piogge, stanno causando una siccità che minaccia sia l'agricoltura che le risorse idriche del Paese.

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La situazione è aggravata dalla perdita di acqua potabile attraverso le reti di distribuzione, che secondo l’ISTAT ammonta a circa il 41,4% dell'acqua immessa nel sistema. Questo spreco rappresenta un problema critico in un contesto in cui ogni goccia d'acqua è preziosa.

La rivoluzione dei cani rilevatori di perdite

François Bourdeau e Nathalie Delon, ex addestratori di cani per l’esercito, hanno messo a punto una soluzione innovativa per rilevare le perdite d’acqua. 

Hanno addestrato sei cani – Rio, Kelly, Arnold, Taïky, Kyrie e Shanky – a individuare il cloro che fuoriesce dalle condutture difettose. Questi esemplari sono in grado di rilevare il 90% delle perdite fino a 60 cm di profondità, una capacità che supera di gran lunga quella delle tecnologie convenzionali.

Il metodo dei cani addestrati è stato testato con successo in diverse parti del mondo, tra cui l'Australia, il Regno Unito e gli Stati Uniti. In Francia, ha permesso di risparmiare una quantità d’acqua pari al consumo annuale della città di Caen, equivalente a 3.500 metri cubi d’acqua al giorno. Questa cifra è particolarmente significativa se si considera che ogni anno in Francia si perdono circa 937 milioni di metri cubi d’acqua potabile.

Potenzialità di applicazione in Italia

L’Italia, con il suo territorio diversificato e le sue infrastrutture idriche spesso obsolete, potrebbe beneficiare enormemente da questa innovazione. Addestrare cani per individuare le perdite nelle condutture potrebbe ridurre significativamente lo spreco d'acqua, contribuendo a combattere la siccità e a garantire un uso più sostenibile delle risorse idriche.

L'adozione di questo metodo richiede tempo e investimenti. L'addestramento di un cane può richiedere fino a un anno, ma i benefici sono considerevoli. I nostri fedeli amici possono coprire ampie aree in modo rapido ed efficiente, anche in terreni complessi dove le tecnologie tradizionali spesso falliscono. Inoltre, i quattrozampe potrebbero essere addestrati tenendo conto delle specificità geografiche e ambientali dell'Italia, rendendo il sistema ancora più efficace.

I benefici per il nostro Paese

Implementare questa tecnologia in Italia potrebbe portare a enormi risparmi. Ridurre le perdite d’acqua non solo aiuta a preservare una risorsa preziosa, ma diminuisce anche i costi associati alla riparazione delle infrastrutture e al trattamento dell’acqua. Questo si tradurrebbe in bollette più basse per i consumatori e in una maggiore sostenibilità ambientale.

Inoltre, la creazione di una “brigata cinotecnica” italiana potrebbe stimolare l'occupazione e l'innovazione nel settore della gestione delle risorse idriche. Addestrare cani per rilevare perdite d'acqua potrebbe diventare un nuovo campo di lavoro, offrendo opportunità di formazione e impiego.

In un contesto di crisi climatica e risorse idriche sempre più scarse, l'Italia deve esplorare e adottare soluzioni innovative come quella proposta da François Bourdeau e Nathalie Delon. L’uso di cani addestrati per rilevare perdite d’acqua rappresenta non solo un passo avanti nella gestione delle risorse idriche, ma anche un'opportunità per innovare e migliorare l’efficienza del sistema idrico nazionale. Adottando questa tecnologia, l'Italia potrebbe non solo risparmiare milioni di litri d'acqua, ma anche prepararsi meglio per affrontare le sfide future legate al cambiamento climatico.

In questo scenario di caldo record e siccità, l'iniziativa francese offre una speranza concreta per un futuro più sostenibile e resiliente.

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