Da oltreoceano giunge una notizia che potrebbe trasformare il mondo della sterilizzazione canina. I ricercatori dell’Università del Cile hanno sviluppato un vaccino chiamato Egalitte, capace di sterilizzare i cani senza necessità di chirurgia, offrendo una soluzione meno invasiva, sicura e reversibile.
Un’innovazione che non solo riduce i rischi associati agli interventi chirurgici, ma apre la strada a un metodo più semplice e accessibile per la gestione del controllo della popolazione canina.
Come funziona il vaccino Egalitte?
Il vaccino Egalitte, frutto della ricerca della Facoltà di Veterinaria e Zootecnia dell’Università del Cile, agisce bloccando l’ormone GnRH, responsabile della riproduzione nei cani.
L’iniezione è somministrata in modo semplice, senza anestesia, e inibisce la produzione di estrogeni, progesterone e testosterone, riproducendo gli effetti della sterilizzazione chirurgica.
L’aspetto rivoluzionario è la reversibilità: se si desidera interrompere l’effetto, basta non ripetere l’iniezione annuale. Questo lo rende ideale non solo per i proprietari di cani domestici, ma anche per ridurre il fenomeno del randagismo in modo più sostenibile e meno traumatico.
Vantaggi e limiti del vaccino rispetto alla castrazione tradizionale
Rispetto alla castrazione chirurgica, il vaccino offre notevoli vantaggi: nessun bisogno di intervento invasivo, tempi di recupero inesistenti e costi contenuti, attualmente stimati attorno ai 50 dollari a dose.
Tuttavia, la reversibilità può rappresentare un limite, specialmente per i cani randagi. In assenza di una ripetizione annuale dell’iniezione, l’effetto svanisce, rendendo difficile il controllo della fertilità in animali non monitorati regolarmente.
Anche se il vaccino è già in fase di sperimentazione in diversi Paesi, tra cui l’Europa e gli Stati Uniti, alcuni esperti sollevano dubbi su possibili effetti collaterali a lungo termine.