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cane Beagle

Un uomo è morto dopo aver dato un bacio al suo cane.

© AdinaVoicu/Pixabay

Muore per un’infezione trasmessa dal cane: l'allerta degli specialisti

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

Un uomo di 49 anni è deceduto per sepsi: l’infezione sarebbe stata causata dalla saliva del suo cane. Ecco cosa è successo e l'allerta degli specialisti.

Un tragico evento ha scosso la comunità di Dublino e messo in allerta il mondo veterinario. Craig Jones, un padre di famiglia di 49 anni, è morto dopo aver contratto una rara infezione batterica che, secondo le indagini, sarebbe stata trasmessa dal suo cane Beagle.

Come riportato dal quotidiano britannico Daily Mail, l'inchiesta aperta sulla sua morte ha evidenziato l’importanza della prevenzione e dell’igiene nella convivenza con gli animali domestici.

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La dinamica dei fatti: infezione e sepsi fatali

Craig Jones era un tassista e padre di due figli, affetto da grave psoriasi che gli provocava numerose lesioni cutanee.

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Il 21 dicembre 2022, dopo un rapido peggioramento delle sue condizioni, è deceduto al Connolly Hospital di Blanchardstown a causa di una sepsi fulminante. Secondo l’inchiesta del Coroner’s Court di Dublino, l’infezione letale sarebbe stata trasmessa dalla saliva del suo cane, che aveva probabilmente leccato una delle ferite aperte del padrone.

Il professor Eoghan O’Neill, microbiologo, ha spiegato che si trattava di un batterio molto raro, tipicamente presente nei cani e nei gatti, che in rari casi può causare sepsi negli esseri umani.

Una combinazione di fattori ha aggravato la situazione di Jones: l’assenza della milza, rimossa anni prima, e l’assunzione di farmaci immunosoppressori per la psoriasi. Secondo gli esperti, queste condizioni lo hanno reso particolarmente vulnerabile a infezioni gravi.

L’allarme degli esperti: igiene e prevenzione con gli animali domestici

Il caso ha portato il coroner Cróna Gallagher a lanciare un appello alla popolazione: prestare massima attenzione all’igiene quando si vive a stretto contatto con animali domestici, soprattutto in presenza di ferite o patologie che compromettono il sistema immunitario.

Il professor O’Neill ha dichiarato:

È un’infezione estremamente rara, ma con un tasso di mortalità significativo una volta entrata nel flusso sanguigno.

I familiari di Jones hanno espresso sorpresa per il fatto che, dopo l’asportazione della milza, non gli fosse stato consigliato un trattamento antibiotico preventivo continuo, come accadeva in passato.

La vicenda ha suscitato un ampio dibattito tra medici e veterinari, che ora invitano a non sottovalutare i rischi, pur ricordando che simili eventi restano eccezionali.

Il dramma di Craig Jones riporta dunque l’attenzione su un tema spesso trascurato: l’equilibrio tra l’amore per i propri animali e la consapevolezza dei potenziali rischi sanitari legati alla loro presenza.

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