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Francesco Bozzolan e il suo cane

Francesco Bozzolan vuole indietro le ceneri del suo cane.

© Francesco Bozzolan/ Facebook

I ladri entrano in casa e rubano la cosa più cara che c’è. L’appello della vittima

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

Un furto a Ravina lascia il proprietario di casa col cuore spezzato: oltre a denaro e gioielli, i ladri portano via l’urna con le ceneri del suo cane Archimede

 

In un furto che ha sconvolto la comunità di Ravina, frazione del comune di Trento, dei ladri non solo hanno rubato denaro e oggetti preziosi, ma hanno anche sottratto l’urna contenente le ceneri di Archimede, il cane di Francesco Bozzolan. 

Per il proprietario, questa rappresenta una perdita inestimabile. Ecco perché ha fatto un appello pubblico per riavere ciò che considera un pezzo della sua famiglia.

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«Tenetevi tutto, ma ridatemi le ceneri di Archimede»

Francesco Bozzolan ha pubblicato un appello sui social, chiedendo ai ladri di restituire l’urna contenente le ceneri del suo amato cane Boxer, Archimede.

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Con parole accorate, la vittima si rivolge direttamente a chi è entrato nella sua abitazione, pregando di riconsegnare la scatola di legno su cui è inciso il nome Archimede e il simbolo di due cuori, e invitando tutti a condividere il messaggio per aumentare le possibilità che arrivi ai responsabili del furto. 

« Tieniti tutto quello che hai preso, ma se hai un po’ di cuore riportami lui! », scrive Francesco.

L’urna, una scatola di legno con inciso il nome Archimede e due cuori, ha un valore sentimentale incalcolabile per Francesco, che si dice disposto a rinunciare a tutto il resto pur di riavere quel simbolo del suo legame con il suo amico a quattro zampe.

La solidarietà della comunità

L’appello di Francesco ha suscitato una grande ondata di solidarietà. I residenti di Ravina si sono mobilitati condividendo il messaggio nella speranza di raggiungere i responsabili del furto. 

Intanto, Francesco continua a sperare che un gesto di compassione restituisca alla sua famiglia almeno quel ricordo prezioso di Archimede.

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