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cane in gabbia

30 cani e 4 cavalli salvati da un allevamento abusivo in provincia di Como.

© andysavchenko/Shutterstock

Orrore a Bellagio: allevamento abusivo con 30 cani e 4 cavalli maltrattati

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

A Bellagio, 30 cani e 4 cavalli vivevano in condizioni disumane. Scoperto un allevamento abusivo, ora cercano una casa che possa accoglierli.

Bellagio (provincia di Como). Un’operazione dei Carabinieri Forestali ha messo fine all’incubo vissuto da decine di animali, rinchiusi in una villa trasformata in un allevamento clandestino. Ora, questi cani e cavalli cercano una seconda possibilità: un’adozione piena d’amore.

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Detenzione illegale in una villa isolata

L’allarme è scattato da una semplice segnalazione al numero 1515: un residente infastidito dalla presenza di un cane aggressivo nel suo giardino. Ma ciò che sembrava un episodio isolato ha condotto a una scoperta sconvolgente. 

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Come riportato da Quicomo.it, i Carabinieri Forestali del Nucleo di Asso, nel pomeriggio di domenica 13 aprile, hanno scoperto a Civenna (frazione di Bellagio) un’abitazione privata trasformata in un allevamento abusivo su più livelli.

All’interno, trenta cani, per lo più Australian Shepherd, erano stipati in vani angusti e privi di igiene, costretti a vivere in condizioni incompatibili con la loro natura. Nelle pertinenze esterne, i militari hanno trovato anche quattro cavalli arabi, denutriti e privi di cure, costretti a sopravvivere in ambienti malsani e non adatti.

L’intera struttura era priva di autorizzazioni e documentazione. La presunta responsabile, una donna italiana residente in zona, è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Como per maltrattamento di animali, ai sensi dell’articolo 727 del codice penale.

Il sequestro e le possibilità di adozione

L’intervento è stato accompagnato dal personale veterinario dell’Ats Insubria, che ha confermato lo stato di grave sofferenza fisica e psicologica degli animali. In seguito al sequestro disposto dall’autorità giudiziaria, tutti gli esemplari sono stati trasferiti in strutture idonee, dove stanno ricevendo le prime cure e attenzioni.

Ora, però, si apre una nuova fase: quella della rinascita. Le autorità hanno attivato una procedura per permettere l’adozione degli animali sequestrati. 

Chiunque desideri prendersi cura di uno dei cani o cavalli può contattare il Gruppo Carabinieri Forestale di Como o il Nucleo di Asso. L’adozione è gratuita, ma subordinata a una verifica di idoneità, per garantire che gli animali finiscano in mani amorevoli e competenti.

Una seconda possibilità

Questa triste vicenda ci ricorda quanto sia importante segnalare ogni sospetto di maltrattamento e sostenere attivamente chi lavora per la tutela degli animali.

Dietro ogni cucciolo salvato, c’è una storia di dolore ma anche la possibilità concreta di riscrivere un futuro fatto di rispetto e affetto. Chi aprirà il cuore e la casa a questi animali darà loro la chance di una vita finalmente degna.

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