Ci sono immagini che colpiscono dritte al cuore. Quelle di Darko, un Cane Corso nero dagli occhi spenti e le orecchie morbide, raccontano il dolore silenzioso di un’anima in frantumi. In passato era un cane vivace e pieno di vita, oggi è solo l’ombra di sé stesso. Da mesi aspetta invano una nuova famiglia. Ora il rifugio di Monaco lancia un appello disperato, accompagnato da una proposta inedita.
Il rifugio: “Ogni giorno è più silenzioso”
Da quando il suo proprietario è stato ricoverato in ospedale, Darko ha iniziato a chiudersi nel dolore. Mangia a fatica, non risponde più agli stimoli, si isola.
I volontari sono angosciati: “Giorgio dopo giorno si spegne un po’ di più”, raccontano. Per dargli una possibilità concreta, il rifugio ha deciso di coprire tutte le spese veterinarie. Darko soffre infatti di una grave displasia dell’anca, non operabile a causa della sua mole, ma trattata con antidolorifici che gli permettono una vita quasi normale.
Un cuore tenero sotto un aspetto imponente
Con i suoi 75 cm al garrese e 46 kg di peso, Darko può sembrare imponente. Ma dietro l’apparenza c’è un cane sensibile e affettuoso. Con le persone che conosce si mostra dolce e coccolone. Tuttavia, con gli estranei serve rispetto: non ama essere toccato sulla testa. È tranquillo nella vita quotidiana, non si agita per auto, biciclette o corridori, e sa restare solo in casa per qualche ora. L’unico punto critico? Il trasporto in macchina, che lo mette a disagio. Ma anche lì, con pazienza, si può lavorare.
Un’ultima possibilità per un’anima spezzata
Ogni giorno passato dietro le sbarre toglie un pezzo di speranza a Darko. Ha bisogno urgente di una casa tranquilla, preferibilmente con giardino e persone con esperienza di cani molossoidi. Sarebbe l’ideale una compagna canina femmina dal carattere equilibrato. A chi deciderà di accoglierlo, il rifugio fornirà tutte le informazioni necessarie, anche rispetto alla classificazione di categoria 2 vigente in Baviera (che comporta alcune limitazioni legali).
L’appello dei volontari è accorato: “Si sta spezzando – ma non è ancora troppo tardi”. Una sola condivisione può fare la differenza.