Un cane legato a un palo con un cartello che recita “Cerco casa”: è questo lo scenario messo in scena da Striscia la Notizia per testare la sensibilità dei cittadini milanesi di fronte all’abbandono degli animali. L’esperimento sociale ha suscitato reazioni contrastanti e offre molti spunti di riflessione.
Un esperimento che mette a nudo l’empatia (o l’indifferenza)
Valerio Staffelli, volto noto del tg satirico Striscia la Notizia, ha portato a Milano un esperimento sociale tanto semplice quanto potente: un finto abbandono di un cane, Lucio, affidabile attore a quattro zampe. In varie zone centrali ad alta frequentazione — tra cui Garibaldi, Castello e Cadorna — un uomo ha finto di legare il cane a un palo, lasciandolo lì con un cartello al collo: “Cerco casa”.
Le reazioni dei passanti sono state registrate da telecamere nascoste. Alcuni si sono precipitati a consolare e soccorrere l’animale, colpiti dal gesto crudele. Altri, purtroppo, sono passati oltre senza degnare Lucio di uno sguardo. Due cittadini, addirittura, hanno rincorso l’attore per fermarlo, indignati per quello che credevano fosse un vero abbandono.
Un’Italia divisa tra cuore e indifferenza
“Complimenti a quelli che sono intervenuti, e meno a quelli che hanno fatto finta di niente”, ha commentato Staffelli alla fine del servizio. Il test evidenzia una società spaccata tra chi non riesce a rimanere indifferente al dolore animale e chi preferisce voltarsi dall’altra parte.
Non è solo una provocazione televisiva: l’esperimento mette sotto i riflettori un problema reale, quello degli abbandoni, che ogni estate purtroppo si ripete con numeri spaventosi. Campagne di sensibilizzazione, leggi più severe e — soprattutto — un cambiamento culturale profondo sono necessari per combattere questa piaga.