Per un momento anche Barbara Schöneberger non sa cosa rispondere quando il suo ospite, il celebre addesteatore canini tedesco Martin Rütter, inizia il suo sfogo. Nella 277ª puntata del podcast di Schöneberger Mit den Waffeln einer Frau, l'addestratore si infuria parecchio. "Parliamo di persone che semplicemente ne hanno voglia!", spiega.
Dopo un momento di shock la conduttrice si riprende e osserva sorpresa: "È come se si dicesse a un uomo che ora gli tagliamo il braccio sinistro per sicurezza."
Schöneberger deve prima digerire la notizia...
Il motivo della sorpresa della Schöneberger è la spiegazione del suo interlocutore secondo cui i cacciatori "possono ancora tagliare le code ai cani". Con la giustificazione che altrimenti gli animali potrebbero ferirsi. Qualcosa che l'esperto cinofilo definisce chiaramente "sciocchezze".
Ai suoi occhi questo permesso è assolutamente inaccettabile. Soprattutto perché la maggior parte dei cacciatori non sono nemmeno persone che lo fanno professionalmente, come ad esempio un guardiaboschi.
In generale, l'addestratore cinofilo e intrattenitore evidentemente non ha una buona opinione di chi caccia per hobby. Infatti passa direttamente all'attacco verbale contro tali soggetti...a microfoni aperti!
Rütter attacca pubblicamente i cacciatori per hobby
"Permettiamo che 400.000 persone girino per il bosco pesantemente armate. La metà di loro fortemente alcolizzata...", attacca Rütter contro i cacciatori per hobby, che definisce come persone che semplicemente hanno voglia di cacciare. Aggiunge cinicamente: "E poi diciamo: beh, ok, siccome il tuo cane avrà un problema, puoi tagliargli la coda."
Questo modo di procedere gli ricorda due persone che amano giocare a tennis. Ma siccome il cane abbaia sempre, gli vengono tagliate le corde vocali. Per avere pace.
Per Rütter è chiaro che questo tipo di taglio dovrebbe essere vietato al più presto. Un'opinione che Barbara Schöneberger condivide pienamente.
Cosa dice la legge italiana sul taglio della coda?
In Italia tagliare la coda a un cane per motivi estetici è vietato da più di dieci anni. La legge considera questa pratica una forma di maltrattamento, perché provoca dolore inutile e limita la capacità del cane di comunicare con i suoi simili attraverso i movimenti della coda.
L’unica eccezione riguarda i casi in cui il veterinario ritenga necessario intervenire per curare un problema di salute: ad esempio una ferita grave o una malformazione. Chi decide di ricorrere comunque alla caudotomia senza motivo medico rischia multe molto salate e persino la reclusione.