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coda di cane

Perché si taglia la coda ai cani? Ecco la spiegazione diffusa negli anni.

© Pixabay

Perché si taglia la coda ai cani? Le ragioni di un'usanza del passato

Di Nina Segatori Giornalista | Autore

aggiornato il

Perché si taglia la coda ai cani? Ecco le motivazioni diffuse nei secoli per cui veniva adottata questa dolorosa pratica, dichiarata ormai illegale.

Perché si taglia la coda ai cani? Una domanda a cui molti padroni, soprattutto quelli che sono contrari a questa pratica o che adottano uno di quegli animali per cui si usava, si domandano spesso.

Ci sono vari motivi, ma ad oggi la risposta è principalmente una: non esiste alcun perché, visto che dal 2010 è diventata un’usanza illegale.

Perché una volta si tagliava la coda ai cani?

I motivi per i quali nell’antichità la coda dei cani veniva tagliata sono diversi e tutti legati ad una questione di praticità.

Per i cani da cerca, ad esempio, il taglio della coda rappresentava una sicurezza per la salute.

Fiutando, inseguendo e catturando le prede, infatti, l’animale rischiava di riportare danni nella parte più esposta e delicata del corpo, cioè la coda.

La storia dei vermi

Il taglio della coda ai cani ha origini antichissime. Si narra che ai tempi di Gesù Cristo agli animali venisse amputata la coda perché presentava dei vermi bianchi, responsabili, secondo le antiche credenze, della trasmissione della rabbia.

Così facendo si evitava che altri animali da compagnia potessero contrarla. Salvo poi scoprire, che quelli considerati vermi non erano altro che i tendini.

La caccia ai topi

I tempi sono cambiati e con loro le motivazioni, che sono diventate pratiche. Ad esempio ai cani pastore veniva tagliata, perché tra i loro compiti c’era la caccia ai topi e la coda rappresentava il punto debole del fido amico a 4 zampe.

Facilmente soggetta ai morsi, che portavano gravi malattie, si amputava per la sicurezza del cane.

Stessa motivazione per i cani da combattimento, per cui la coda era vista come la parte più esposta del corpo e quindi se l’animale avversario riusciva a trattenerlo da là, la sconfitta era assicurata.

Con il tempo la caudotomia è diventata una pratica adatta a rendere il cane versatile e perfetto per diverse pratiche, al di là della razza.

Così anche il Boxer, ad esempio, poteva essere un buon guardiano di stalle e greggi se aveva la coda tagliata, o un buon combattente.

Perchè ai cani da caccia si tagliava la coda?

Per quanto riguarda i cani da caccia, il motivo per cui veniva loro tagliata la cosa era per una questione di sicurezza, secondo le usanze dei tempi.

Essendo quello da caccia, un cane attivo, che passa il tuo tempo tra boschi e sterpagli a caccia di odori e di selvaggina, veniva amputato della coda perché rischiava di riportare ferite e danni proprio in quella parte così esposta e fragile del corpo.

Perché tagliare la coda ai cani è illegale?

Fortunatamente con il passare degli anni è stato compreso che la pratica del taglio della coda è dolorosissima per il cane e lo priva di una parte fondamentale del corpo che l’animale usa per la comunicazione.

Così dal 2010 la caudotomia è stata dichiarata illegale e chi la mette ancora in pratica, nonostante il divieto viene punito legalmente.

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Oltre alla coda, perché si tagliavano le orecchie ai cani?

Insieme alla pratica della caudotomia, si era sviluppato anche la tendenza a tagliare le orecchie.

In questo caso le motivazioni erano puramente estetiche, questione ancora più futile e discutibile.

Si dice che l’usanza fu diffusa da un allevatore, il che rende tutto più grave. Il personaggio in questione aveva un cane da caccia semisordo con le orecchie tagliate e spiegava che l’amputazione era servita ad evitare che l’animale si spaventasse con gli spari del fucile. 

Così senza orecchie e senza paura, il cane si dimostrava un perfetto cacciatore. Mai scusa fu più assurda e con il tempo le motivazioni cambiarono, trasformando la sordità non nella soluzione, ma nel problema. 

La spiegazione più diffusa e che rimase in voga per molto tempo era che alcune razze specifiche di cani erano soggette a frequenti otiti, che le avrebbero portare a diventare sorde.

Tagliando le orecchie si minimizzava il rischio di infezioni e si preservava la salute dell’animale.

Fortunatamente anche questo mito venne sfatato ed oggi non c’è alcuna prova del fatto che le orecchie nella loro misura naturale siano un danno per il cane.

Anzi, come il taglio della coda, anche quello delle orecchie è dolorosissimo per il cane ed è diventato illegale.

Chi taglia al cane le estremità delle orecchie per motivi estetici è punibile legalmente per maltrattamento di animale.

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Articolo revisionato da

francesco-reina  




Francesco Reina
Medico veterinario

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