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Alvaro Soler

Álvaro racconta che a 11 anni è successo qualcosa che gli ha cambiato la vita.

© @alvarosolermusic / Instagram

Álvaro Soler rivela: "A 11 anni è successo qualcosa che ha cambiato tutto"

Di Anna Paola Bellini Redattrice | Traduttrice

Pubblicato il

La star di "Sofia" si confessa: quello che accadde a Tokyo lo segna ancora oggi. Ora lancia un appello accorato ai suoi fan e si emoziona.

Álvaro Soler, il cantante dei  successi planetari come Sofia e La cintura, fa una confessione sorprendente. Nell'ambito della campagna PETA 2025, il 34enne rivela ora un'esperienza della sua infanzia che ha stravolto completamente la sua vita. «Quando avevo 11 anni», inizia la star a raccontare la sua storia... E quello che segue commuove fino alle lacrime.

L'immagine della campagna di quest'anno mostra il cantante circondato da cinque cani: Lola, Käsekuchen, Vera, Miso e Mila. Una foto piena d'amore, ma dietro c'è una missione che sta profondamente a cuore all'artista multiculturale.

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Da Tokyo a Barcellona

Álvaro Soler è cresciuto tra mondi diversi. Nato a Barcellona (Spagna), il musicista tedesco-spagnolo ha trascorso parte della sua infanzia a Tokyo (Giappone). E proprio lì, nella megalopoli giapponese, accadde qualcosa che avrebbe cambiato tutto.

«Quando avevo 10 anni, volevo un cane per la prima volta», ricorda la star. Sua madre pose una condizione: prima una casa con giardino, poi un cane. «È arrivata quando avevo 11 anni», racconta Álvaro. «E subito dopo il trasloco abbiamo adottato un labrador».

Quello che sembra un innocuo ricordo d'infanzia fu in realtà l'inizio di una passione per tutta la vita e di una profonda comprensione dei diritti degli animali.

«Per favore, non andate dagli allevatori!»

L'adozione del Labrador fu solo l'inizio. «Dopo il nostro primo cane ne è arrivato subito un altro e dopo di lui il terzo, che vive ancora oggi», rivela Soler ed esclama entusiasta: «Sentire l'amore e la gioia dei cani è così bello».

Ma poi arriva il suo appello accorato: «Se anche tu desideri un cane al tuo fianco, come me a 11 anni, allora vai per favore in un rifugio. Lì ci sono tantissimi cani che aspettano una nuova casa». Il suo messaggio è chiaro: «Per favore, non andate dagli allevatori, perché i rifugi sono pieni».

I cani come oggetti usa e getta

Ma come è nata la collaborazione con l'organizzazione per i diritti degli animali PETA in estate? La risposta è sconvolgente. Proprio in questo periodo dell'anno i rifugi in Germania, Spagna e Italia vivono un sovraffollamento drammatico. Molte persone infatti abbandonano semplicemente i loro amici a quattro zampe o li consegnano ai canili perché vogliono andare in vacanza.

I cani come oggetti usa e getta: una tendenza che lascia Álvaro Soler senza parole. Per questo la sua immagine per PETA viene pubblicata contemporaneamente in tre paesi dove è tra i musicisti più conosciuti, nella speranza che la campagna raggiunga così il maggior numero possibile di persone.

«Rimarrete sorpresi!»

Il cantante, che parla sette lingue e nel 2025 festeggia il suo decimo anniversario sul palco, nel suo appello diventa personale come mai prima. «Fatevi coraggio», esorta i suoi fan. «Andate in un rifugio, guardatevi intorno, parlate con le persone che ci lavorano e conoscete diversi cani».

E poi arriva la frase che va dritta al cuore: «Rimarrete sorpresi di quanto velocemente vi innamorerete e di quanto questo possa cambiare la vostra vita». Sono parole che parlano di esperienza vissuta.

Da El mismo sol a El Camino

La carriera di Álvaro Soler si legge come una favola. Nel 2015 ottenne la consacrazione internazionale con El mismo sol. Seguirono successi da classifica come Sofia e La cintura, dischi d'oro e di platino, tournée sold out. A ottobre 2025 uscirà il suo nuovo album El Camino, che riflette il suo percorso personale e artistico.

Ma nonostante tutto il successo, il musicista che fa la spola tra Barcellona e Berlino (Germania) e che è stato coach a "The Voice Kids", non ha dimenticato le sue radici. E tantomeno quel Labrador di Tokyo.

Tradotto da Wamiz DE
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