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peperoncino in polvere sparso in strada

Allerta a Torino per i padroni di cani: i negozianti spargono peperoncino in strada.

© Facebook @Satragno Pierluigi‎/Borgata Campidoglio - Torino

Torino: peperoncino come repellente per cani, la negoziante si difende

Di Serena Esposito Biologa

Pubblicato il aggiornato il

La negoziante che ha sparso il peperoncino in via Fiano, nei pressi della sua attività, si è giustificata asserendo che tutte le soluzioni trovate in precedenza non avevano funzionato: scopriamo di più.

Torino, quartiere Campidoglio, via Fiano. Macchie di peperoncino in polvere appaiono attorno ai dissuasori di parcheggio e in prossimità delle attività commerciali, per allontanare i cani che possono produrre escrementi. 

La spezia è stata usata da una negoziante che si è dichiarata sfinita del ripetuto ritrovamento di deiezioni canine davanti al suo negozio, senza considerare quanto possa essere tossico per gli animali.

Pericolo per i cani

Come sostenuto dalla negoziante, il peperoncino servirebbe solo ad allontanare i cani, che sentendone l’odore ne sono disturbati e sono dissuasi dall’avvicinarvisi. Una scelta quindi che sembra volersi allontanare dai bocconi velenosi atti allo stesso scopo.

Purtroppo però, non è escluso che i cani di passaggio possano sporcarvisi le zampe e poi leccarle, o accidentalmente ingerire la spezia, per la quale il loro apparato gastrointestinale non è equipaggiato, e subirebbe danni non da poco alle mucose e alla fisiologia.

Le dichiarazioni della negoziante

La donna, dopo aver compiuto il gesto, ha ricevuto eloquenti critiche, che sfioravano la diffamazione, dalla comunità social del quartiere, ed è rimasta sconcertata.

Queste le sue dichiarazioni a Torino Today

«Dopo tre anni nei quali raccolgo feci e pulisco urina quotidianamente e dopo diversi cartelli presentati nel modo più cortese possibile e pulendo regolarmente in modo tale che 'Se trovo pulito, sarò meno propenso a lasciare sporco', ho provato ad adottare un metodo che potesse allontanare e non certo ledere in alcun modo i cani. Io stessa ho avuto animali in casa».

E continua: 

«Paragonare il peperoncino ai bocconcini avvelenati o con i chiodi non lo accetto affatto. È falso. Ho parlato in proposito proprio con i vigili. Ne viene fuori da questa storia squallida, la banalità del male. Secondo un tizio che commentava in chat, è normale usare la modalità dell'insulto e quindi non mi devo stupire. Questa gente che in parte è la stessa che lascia sporca la strada, abita nel quartiere. Chissà, se fossero loro a dover aprire una serranda e a dover fare attenzione a non imbrattarsi di deiezioni e urina. Il problema è diffuso in tutto il quartiere».

Sicuramente il problema che affligge questa negoziante è comune a molti altri suoi colleghi e in molte città d’Italia. Probabilmente l’installazione di telecamere e l’istituzione di sanzioni per i padroni negligenti potrà arginare il fenomeno.

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