Pubblicità

palla di pelo che sembra un gatto, raccolta da un uomo

Lanugine di mietitori che l'uomo ha scambiato per un gatto.

© Daily Mail

Prende un gattino da terra, ma appena lo tocca vede centinaia di ragni

Di Serena Esposito Biologa

Pubblicato il

La palla di pelo simile a un gattino, raggomitolata vicino a un muro, che ha attirato l’attenzione dell’uomo, si è rivelata tutt’altro.

È accaduto in Texas, e la breve clip sta già facendo il giro del mondo: la misteriosa palla di pelo che l’uomo prende tra le mani non è un gatto e si dissolve in pochi secondi… di cosa si tratta?

L’uomo raccoglie quello che sembra lanugine da entrambi i lati con le mani, ma mentre lo fa, la misteriosa massa inizia a disintegrarsi.

Centinaia di strani “ragni”

Presto diventa chiaro che non è una palla di pelo mentre centinaia di "ragni" si allontanano dalle mani dell'uomo. Gli aracnidi caduti si affrettano poi a risalire il muro.

Non perderti questi video:

Il video è stato pubblicato dal Daily Mail e ha riscosso molto successo.

Ma cosa erano davvero?

I "ragni" sono in realtà dei mietitori (Harvestman), meglio conosciuti come “papà gambalunga” in quanto hanno delle zampe particolarmente lunghe. Sebbene condividano somiglianze esteriori con i ragni, i mietitori sono abbastanza diversi. Sono più legati agli scorpioni e, diversamente dai ragni, non producono veleno per uccidere la loro preda.

A differenza di un ragno, i mietitori non hanno un'area ristretta tra le due sezioni del loro corpo. Hanno zanne, come un ragno, ma non producono veleno. Quando un ragno si nutre, inietta veleno nella sua preda per ucciderla, i mietitori invece afferrano la loro preda mentre è in vita. In alternativa i mietitori mangiano prede già morte. Sono abituati a secernere fluido maleodorante per difendersi e generalmente si trovano in gruppi.

Attenzione: il video potrebbe non essere adatto alle persone sensibili.
Altri articoli

Cosa ne pensi di questa notizia?

Grazie per il tuo feedback!

Grazie per il tuo feedback!

Lascia un commento
Collegati per commentare
Vuoi condividere questo articolo?