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cane American Bully XXL al rifugio

Video. Quando va a prendere il suo cane smarrito, il rifugio decide di non seguire il consueto protocollo

Di Ilenia Colombo Redattrice | Community Manager

Pubblicato il

Quando quest'uomo si è presentato per reclamare il suo cane smarrito, il rifugio ha subito capito la situazione.

Trovato vagando per le strade del Bronx (New York), un cane di razza American Bully di 60 chili è stato accolto dal rifugio Animal Care Center locale.

Anche se la statura dell'animale è impressionante, tutta la squadra cade subito incantata da questo orsacchiotto dal cuore grande che sembra avere una personalità davvero tenera.

Chiamato Jose dal rifugio, il cagnolino viene subito presentato sul loro account TikTok, ed è allora che un uomo improvvisamente si fa avanti per dire che è il suo cane smarrito.

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Organizzano un incontro al rifugio

A seguito di questo contatto, il rifugio proporrà all'uomo di venire a conoscere l'animale presso il canile, per avviare il protocollo di riconoscimento che permetta di ottenere la prova che l'animale appartiene realmente al presunto proprietario, poiché il cane non è identificato mediante chip elettronico.

Il giorno successivo, l'uomo di nome Mecca si presentò sul posto ed ebbe per la prima volta un timido incontro con il grosso cane che era ancora rinchiuso in una gabbia.

Quando il rifugio ha tirato fuori l'animale dal box per portarlo al giovane, i volontari hanno deciso di non proseguire oltre con questo protocollo di riconoscimento.

Non appena Jose si è avvicinato all'uomo, ha cambiato completamente la sua personalità: totalmente emozionato, il cagnolone è saltato addosso al suo padrone per fargli tantissime coccole. Per questo rifugio di New York non ci sono dubbi, Jose è infatti il ​​cane di quest'uomo e il protocollo di riconoscimento non è altro che una semplice formalità!

In realtà chiamato Mecca Junior, l'affascinante American Bully XXL era mancato terribilmente al suo proprietario che aveva affisso manifesti ovunque e aveva dedicato tutto il suo tempo a trovarlo. Sui suoi social l'uomo posava costantemente in foto insieme al suo cane, che considerava addirittura il suo sosia. Che felicità devono aver provato entrambi durante questa riunione!

Anche se questa storia finisce bene, ci ricorda l'importanza dell'identificazione dei pet tramite microchip: non identificato, questo grosso cane non avrebbe mai potuto ritrovare il suo proprietario se quest'ultimo non si fosse, per caso, imbattuto nel video TikTok del rifugio.

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