Alle ore 8:30 del 21 agosto 2024, presso il Rifugio di Voghera (Lombardia) è avvenuto un episodio preoccupante.
Mentre un operatore del canile stava aprendo il cancello d’ingresso per far entrare un volontario, ha notato un uomo che, spostandosi lungo il perimetro della struttura, ha lanciato dall’auto un gatto oltre la recinzione del rifugio. L’uomo è stato identificato e denunciato.
Il destino della gattina
Fortunatamente, la gattina lanciata è atterrata all’interno del cortile del canile in un momento in cui stavano sgambando due cani particolarmente tranquilli e non aggressivi. Se fossero stati presenti altri cani, il destino della gattina sarebbe potuto essere molto diverso. L’operatore e il volontario sono riusciti a recuperare immediatamente la micia e a metterla in sicurezza.
Dopo il gesto, l’uomo è stato bloccato dagli operatori del rifugio. Durante il confronto, ha dichiarato di non sapere come comportarsi con quel gatto e, incredibilmente, ha minacciato di denunciare il rifugio.
Questo comportamento ha lasciato gli operatori sbalorditi, evidenziando la confusione dell’uomo non solo riguardo ai comportamenti civili di base, ma anche in merito al concetto di reato.
Un secondo gatto?
Nel caos del dialogo che ne è seguito, gli operatori del rifugio hanno colto un’informazione preoccupante: l’uomo ha accennato alla presenza di un secondo gatto, di cui però non si conosce la posizione attuale. Questo ha aggiunto un ulteriore strato di tensione e preoccupazione all’intera vicenda.
Alla fine dell’accaduto, il rifugio si è trovato con una serie di insulti, una gattina salva e il numero di targa dell’uomo. Gli operatori sperano che la giustizia possa fare il suo corso e svolgere un ruolo educativo in questa circostanza.
Il rifugio invita la comunità a riflettere profondamente su quanto accaduto, sottolineando l’importanza del rispetto per tutti gli esseri viventi e delle norme del vivere civile.