Il Ministero della Salute ha recentemente emanato una nuova ordinanza, in vigore dal 26 agosto 2024. Tale provvedimento introduce regole più rigide per i proprietari di cani.
L’obiettivo è garantire una maggiore sicurezza in luoghi affollati e ridurre il rischio di incidenti. I trasgressori rischiano pesanti sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, conseguenze penali.
Le novità dell’ordinanza
Come riportato di Bracardi.it, questa nuova ordinanza introduce nuove norme più stringenti per i proprietari di cani. Infatti, il provvedimento prevede l’obbligo per tutti i padroni di avere sempre con sé una museruola quando si trovano in spazi pubblici e di tenere i cani al guinzaglio, indipendentemente dalla razza o dalla pericolosità dell’animale.
La misura punta a ridurre il rischio di incidenti e aggressioni in luoghi affollati o in presenza di altri animali, obbligando i proprietari a prevenire situazioni pericolose.
Cade così la precedente distinzione tra cani pericolosi e non, rendendo l’obbligo universale.
Inoltre, in alcune circostanze specifiche, come l’uso di mezzi pubblici o in aree affollate, la museruola è obbligatoria. Rimangono alcune eccezioni, come per i cani da caccia, pastore o per quelli delle forze dell’ordine in servizio.
Sanzioni e nuove regole per i trasgressori: rischio di multe e denunce penali
La nuova ordinanza non si limita a introdurre nuove regole, ma stabilisce anche sanzioni severe per chi non rispetta l’obbligo di guinzaglio e museruola.
I proprietari che non ottemperano alle disposizioni rischiano multe salate e, nei casi più gravi, denunce penali. Questo è il risultato di un impegno per aumentare la responsabilità dei padroni nei confronti della sicurezza pubblica.
La normativa richiama l’articolo 2052 del Codice Civile, che sancisce la responsabilità del proprietario per i danni causati dal proprio animale, sia che esso fosse sotto custodia o fuggito.
Inoltre, l’ordinanza incoraggia l’ottenimento di un “patentino” per proprietari di cani, con l’obiettivo di migliorare la gestione e la socializzazione degli animali attraverso corsi educativi organizzati dai Comuni.