La Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (RSPCA, «Società Reale per la Prevenzione della Crudeltà verso gli Animali») ha lanciato un preoccupante avvertimento al pubblico riguardo all’aumento della popolarità dei “bullycat”, una nuova tendenza di allevamento che sta prendendo piede sui social media.
Scopriamo insieme di cosa si tratta e quali sono i pericoli di questa nuova tendenza.
Cosa sono i “bullycat”?
Il “bullycat” è una razza creata artificialmente con caratteristiche fisiche esagerate, simili ai gatti Sphynx, ma con tratti ancora più estremi.
Questi gatti sono completamente privi di pelo, hanno zampe corte e arcuate e una pelle molto rugosa. Il termine stesso, “bullycat”, deriva dall’idea di creare una versione felina degli XL bully dog, una razza canina famosa per il suo aspetto imponente e muscoloso.
Questa tendenza, diffusa principalmente su piattaforme social come Instagram e TikTok, sta rapidamente crescendo in popolarità. Tuttavia, per molti esperti del settore, la questione non riguarda solo una moda passeggera, ma un vero e proprio pericolo per il benessere animale.
Problemi di salute gravi
L’RSPCA ha esortato il pubblico a non acquistare questi gatti, sottolineando i gravi problemi di salute a cui vanno incontro.
Le zampe corte e arcuate possono causare dolori articolari e difficoltà motorie, mentre l’eccesso di pieghe cutanee li rende vulnerabili a infezioni cutanee dolorose. Queste condizioni non solo compromettono il benessere del gatto, ma possono portare a costose cure veterinarie per i proprietari.
Inoltre, il fatto che questi gatti provengano da un pool genetico molto ristretto aumenta il rischio di ulteriori complicazioni genetiche, con problemi di salute sconosciuti che potrebbero emergere nelle future generazioni.
“Un disastro per il benessere animale”
Mentre Bella Jones, fondatrice di BullyCats UK, difende la sua attività affermando che i suoi animali sono sani e sottoposti a test genetici, molti esperti non sono d’accordo. Secondo un portavoce della Naturewatch Foundation, il fenomeno dei bullycat rappresenta “un disastro per il benessere animale che si sta manifestando davanti ai nostri occhi”.
Ecco cosa ha dichiarato il portavoce.
È scioccante vedere come queste pratiche di allevamento estremo, già note nel mondo dei cani, stiano ora prendendo piede anche tra i gatti. Questi animali vengono allevati per soddisfare criteri estetici che non tengono conto della loro salute o qualità di vita. È una forma di crudeltà mascherata da moda.
Una questione di responsabilità
Questo tipo di allevamento solleva domande etiche più ampie sul ruolo che i social media e la ricerca di “unicità” stanno giocando nella normalizzazione di pratiche che mettono a rischio la salute degli animali.
Se da un lato c’è chi difende la tendenza come una scelta estetica, dall’altro cresce la preoccupazione che l’attenzione si stia spostando dal benessere degli animali a un mero soddisfacimento delle richieste del mercato.
Il fenomeno dei bullycat solleva preoccupazioni serie e urgenti per il futuro del benessere animale. La crescente attenzione sui social media non deve farci dimenticare che dietro ogni nuova moda, come quella dei bullycat, ci sono esseri viventi che possono soffrire a causa delle nostre scelte.
La speranza è che l’appello delle associazioni come la RSPCA e la Naturewatch Foundation fermi questa tendenza prima che diventi un problema più vasto e irreversibile.