Dall'inizio del 2023 la serie di attacchi non sembra arrestarsi. L'attualità è piena di brutte storie che vedono come protagonista l'American Bully XL.
Lo scorso 14 settembre è giunta notizia di un uomo morto a Stonnall, nello Staffordshire, in Inghilterra (vicino a Birmingham), dopo essere stato attaccato da due cani. Ora il primo ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, sta conducendo personalmente una campagna affinché la razza venga bandita dal suo paese.
Sunak vuole bandire gli American Bully XL
In un messaggio video pubblicato su X (precedentemente noto come Twitter), il capo del governo inglese ha dichiarato di «condividere lo sgomento della nazione» riguardo agli attacchi degli ultimi mesi. Impossibile permettere che tutto ciò si ripeta.
Solo nel fine settimana precedente, una ragazza di 11 anni ha subito gravi ferite in un attacco da parte di un American Bully. Nel South Yorkshire, sono stati segnalati ben quattro brutali attacchi a bambini da parte di cani di questa razza in soli due giorni. E queste sono solo le ultime segnalazioni.
Nel Regno Unito numerosi gravi incidenti
Anche la Ministra degli Interni, Sue Braverman, ha preso posizione su questa vicenda:
Tuttavia, ci sono gruppi che mettono in guardia dall'adozione di decisioni precipitose a riguardo, come la Dog Control Coalition, che include organizzazioni di protezione degli animali come la RSPCA, il Dogs Trust e il Kennel Club. Queste organizzazioni sono convinte che il divieto degli XL-Bully non fermerà gli attacchi.
Una soluzione giusta?
Esperti e difensori degli animali avvertono:
Gli animalisti chiedono di affrontare la vera causa, cioè occuparsi dei "proprietari irresponsabili" e delle «cucciolate spietate che mettono il profitto al di sopra del benessere dell'animale».
Inoltre, c'è il timore che un divieto dell'American Bully XL possa involontariamente portare a una stigmatizzazione di ulteriori razze di cani. Pertanto, invece di vietare i cani di questa razza, le organizzazioni in difesa dei diritti degli animali chiedono piuttosto una revisione della legislazione esistente.